La libera libertà di un giocoliere

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Quando il mondo sarà pronto a non prendersi più sul serio, riuscirà finalmente a conquistare la propria libertà.

Cosa saremmo senza i giochi? Cosa saremmo senza quella parte ludica che ci fa interpretare un bambino? Saremmo tristi. Ognuno di noi prova piacere nell’osservare un gioco o uno spettacolo acrobatico, solo per poter staccare la mente dalla routine quotidiana e abbandonarsi per un attimo a quei dolci giochi che ci riportano all’infanzia gentile.

E allora oggi vorremmo ascoltare uno di questi uomini che entrando anche per pochi secondi nella nostra vita, ci fa vivere con leggero sorriso piccoli momenti di libera felicità.

“Eccomi qui, sono un giocoliere, gioco con la vita così come faccio con i miei birilli, che girano girano facendo capriole tra le mie mani, proprio così come la nostra esistenza. Sono un giocoliere, giro per il mondo, per le piazze, per le strade e i semafori, sulla mia carta d’identità come residenza ho scritto pianeta terra; i ponti, le comuni, i centri sociali, queste sono le tante case che posseggo, sono un povero ricco, sono tanto povero e tanto schifosamente ricco, non ho nulla se non la mia libertà. Non ho né padroni né capi, ma solo dignità, dignità di essere umano. Chiedo qualche spicciolo per mangiare, per acquistare qualche gioco ricreativo che mi porti in altri mondi, lontano da qui, dove la diversità umana è una prerogativa dell’anima, dove se sei libero sei un birbante e se sei schiavo sei un gran signore; dove chi ama il mondo tutto, è un vagabondo, mentre chi ama solo se stesso è rispettato, un gran bel gioco dei contrari. Ma a me cosa frega, ho i miei birilli con cui posso vivere tra capriole e saltelli in aria, ho un cappello che mi copre il capo senza mai avere davvero un capo e un piccolo cane che mi trascina felicemente verso la libertà. Sono un giocoliere, giocare è il mio mestiere, sorrido, vivo e sono figlio di questo pianeta chiamato terra.

Porto felicità alle vostre vite, catturo sorrisi per poterli fare miei, per poterli raccogliere nella cassaforte dei pensieri in modo da farli uscire nei momenti opportuni; vivo dei vostri sorrisi, vivo di voi, infondo sono un giocoliere, un umile giocoliere di strada che gioca con la vita, con la vostra di vita, solo per poter tornare a casa e pensare a quanti di voi ho portato un momento di libertà”.

Classe ‘86, vive a Squinzano, piccolo paese della provincia di Lecce. Fin da adolescente manifesta una forte passione per la scrittura, percepita come insostituibile mezzo di espressione personale e di comunicazione diretta al cuore delle persone. Appassionato di arte, storia ed archeologia, cresce nel quartiere di Sant’Elia, luogo ancora ricco di mistero, dove conduce ricerche e studi su un convento del 1500, effettuando numerose e importanti scoperte archeologiche che gettano nuova luce sul complesso monastico. Scrive su diversi blog e giornali come “Salento Vivo”, “Spazio Aperto Salento”, “L’ORticA”, “Il Trepuzzino”. È in procinto di pubblicare la sua prima raccolta di scritti con Aletti Editore.

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