Monteroni di Lecce – “Essere comunità contro la mafia” è il titolo di un evento che si svolgerà a Monteroni di Lecce in piazza Falconieri, venerdì 25 agosto alle 18 con due ospiti d’eccezione: Luisa e Francesca, le nipoti di Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia il 9 maggio del ’78 per la sua lotta contro la mafia attraverso i microfoni di Radio AUT.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Monteroni, Mariolina Pizzuto, e dell’assessore alla cultura, Ramona Visconti, interverranno Luisa Impastato, presidente dell’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Francesca Impastato, direttore artistico e il presidente dell’Associazione Musica e Cultura, Salvo Ruvolo, la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, il giudice della Corte d’Assise presso il Tribunale di Lecce, Maria Francesca Mariano, il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e della Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, la presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Monteroni, Maria Rosaria Manca.
Modera il giornalista Antonio Soleti, direttore responsabile di Paisemiu.com
Partner dell’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale, sono le associazioni Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, l’Associazione Musica e Cultura, la Commissione Pari Opportunità del Comune, Associazione Arma Aeronautica, l’Associazione dei 50enni, Podistica Monteroni, Monteroni Volley, Helios, Fidapa, Pro Loco, Futura e Torven.
Dice il sindaco, Mariolina Pizzuto: “Assieme alle associazioni abbiamo fortemente voluto organizzare questo evento perché Monteroni è una città che ha tantissime eccellenze. Infatti, svolge una funzione strategica nel Nord Salento grazie alla presenza dell’Università e del Velodromo degli Ulivi. Vogliamo toglierle lo stampo di città negativa e far emergere tutte le cose positive che invece ci sono”.
“La nostra amministrazione ha aperto ben cinque case confiscate alla mafia e le ha destinate a progetti di pubblica utilità. Per diffondere la cultura della legalità siamo partiti dalla BASE. Quindi dalle SCUOLE, dove viene formata la futura classe dirigente. Abbiamo partecipato ai bandi e ottenuto i finanziamenti da parte del Ministero degli Interni, per diversi progetti SCUOLE SICURE, grazie ai quali abbiamo organizzato corsi e laboratori, nelle nostre scuole medie, contro il bullismo, contro il cyberbullismo, contro l’uso di alcol e droghe. E devo dire che questi corsi e laboratori hanno avuto un grande successo tra i giovani, che hanno dimostrato una grande sensibilità e attenzione a questi temi.
Abbiamo organizzato ben tre giornate destinate a giovani di 16, 17 anni nel nostro Palazzo Baronale per sostenere la cultura della legalità e per diffondere il principio che la mentalità mafiosa significa anche vedere e non parlare.
Al tempo stesso, grazie sempre a questi progetti, abbiamo potenziato la video sorveglianza e la presenza delle forze dell’ordine davanti alle scuole per impedire che proprio lì i nostri figli diventino preda degli spacciatori.
“La guardia deve restare alta”, commenta il sindaco. “Come rappresentanti delle istituzioni e come cittadini abbiamo il compito di vigilare perché la nostra comunità prosperi sana e libera e perché Monteroni emerga per tutte le sue eccellenze come effettivamente merita”.
Commenta l’assessore alla cultura Ramona Visconti: “Learning by doing”, cioè imparare facendo. L’esperienza insegna a volte più di ogni altro metodo, e ascoltare le testimonianze delle sorelle Impastato ci darà la possibilità di immergerci negli scenari di cui c’è bisogno, per comprendere al meglio che la mafia va contrastata, in ogni sua forma e con ogni mezzo. Molto importante è anche la numerosa partecipazione delle associazioni e della commissione pari opportunità, che con il loro operato si mettono in gioco in modo completo, senza se e senza ma, dando il proprio contributo a trasmettere princìpi, disciplina e alternative costruttive ai nostri cittadini”.
Appuntamento quindi il 25 agosto a Monteroni per questo importante dibattito con illustri relatori.