Porto Cesareo (Le) – Giunto alla sua terza edizione, il Cine-concorso Porto Cesareo Film Festival 2023, quest’anno dal titolo “Il cinema specchio: viaggio in mare e occhi sulla terra”, si è svolto dal 1 al 3 Settembre, nella sua splendida cornice naturale e le suggestive Torri cinquecentesche, quella di Santo Stefano e quella di San Tommaso. Realizzato dal “Coordinamento Ambientalisti Pro Porto Cesareo ODV” nell’ambito del progetto A-Mare i Giovani (progetto co-finanziato dal Piano Azione e Coesione – Avviso “Giovani per il Sociale ed 2018”), con il sostegno del Comune di Porto Cesareo e di Apulia Film Commission e la direzione artistica di Anna Seviroli.
Come sottolineato nel corso delle tre serate, il festival nasce dalla volontà di far conoscere e dunque promuovere il patrimonio artistico, archeologico e culturale e mettere in evidenza i danni che l’uomo può arrecare all’ambiente. I corti selezionati, circa 2700 provenienti da 115 Paesi, dovevano seguire delle tracce, ovvero raccontare la trasformazione del territorio, denunciare i problemi ambientali causati dall’uomo e il conseguente cambiamento climatico, ancora, valorizzare la tradizione e la cultura di un luogo, parlare di sport legato alla natura e al mare, infine, raccontare i luoghi dell’enogastronomia. Particolarmente apprezzato nel corso della proiezione e a lungo applaudito dagli spettatori presenti, il cortometraggio finalista “Rami”, della giovane regista Eleonora Deligio, prodotto da GruppoZero, Joyful People Company, con le musiche originali delle Faraualla.
La giuria composta da Luca Bandirali (Ricercatore Senior RTDb in “Cinela, Fotografia e Televisione” e critico cinematografico); Virginia Panzera (docente di Audiovisivo, autrice, redattrice e assistente alla regia per Rai, Endemol e Sky), Dario Mella (Direttore della Fotografia, operatore di macchina e docente universitario), Piergiorgio Martena (attore, regista e acting coach salentino), ha decretato: Miglior minicorto: “Song of the waves” di Colombe De Vallavieille (Francia). Miglior corto: “Pietre sommerse” di Jordie Penner (Italia). Miglior documentario: “Mar Piccolo – Lo stretto di Lembeh in Italia” di Francesco Pacienza (Italia). Menzione speciale a “The silent echo” di Suman Sen (India) e “Hook di Yasir Assim Al A’asam (Iraq).
Un particolare festival, che ha voluto coccolare il suo pubblico organizzando reading, visite guidate, incontri, dibattiti e tanto altro, perché anche il cinema rappresenta un’occasione per fare comunità.
