“Quando l’amore diventa missione”: l’associazione “Alessia Pallara” compie i suoi primi 10 anni

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Quando l’amore diventa missione con questo auspicio si apre la trasmissione settimanale di Antonio Soleti, Mi Curo Di Te che vede ospite la Dirigente della Scuola Secondaria di Primo Grado “Ascanio Grandi” di Lecce, la Prof. Maria Rosaria Manca, intervistata dal Direttore nella sua qualità di cofondatrice dell’Associazione di Volontariato “Alessia Pallara”.

La realtà associativa che quest’anno compie 10 anni dalla sua fondazione, nasce a ridosso della scomparsa fulminea della ragazza monteronese quindicenne. L’adolescente, ricoverata d’urgenza, si supponeva per una emorragia cerebrale, il 23 dicembre 2013 muore all’alba del nuovo giorno, vigilia di Natale. Il termine istantaneo di questa giovane vita conclusasi immaturamente ha lasciato sgomenti non solo i genitori bensì l’intera Comunità e non ultimo e non per ultima la Prof. Manca che l’ha vista crescere anche nell’ambito scolastico. Non per nulla la fondatrice di questa decennale istituzione si dà da fare con altre volontarie e dopo pochi mesi nasce l’Associazione che ben presto si collega all’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma. L’obiettivo, istituire una borsa di studio che portasse il nome di Alessia. Determinante in questa mission la collaborazione con l’Università del Salento nella persona del Prof. Mattia, previa stipula con il comitato tecnico-scientifico per la borsa di ricerca annuale a cui partecipano i ricercatori nel campo della fisiologia, biologia e medicina, tutte donne (ma questa è solo una casualità) a rappresentare il dottorato di ricerca premiato.

In seguito dopo i 12.000 euro che l’associazione garantisce ad Unisalento si aggiunge Triacorda con una integrazione di 6.000 euro. Sostanzialmente l’Associazione “Alessia Pallara” ha devoluto dal suo esordio circa 100.000 euro. Di rimando il neonato sodalizio supporta altresì la bellissima iniziativa socio-umanitaria “Il mare di tutti”.

Il percorso di Alessia è eternato dalla configurazione di un occhio, il logo scelto per la causa, quasi a voler celebrare fin lassù l’angioletto Alessia alla vista del regalo diretto agli studi per la cura della leucemia mieloide acuta. Ma la preside rende noto che l’Associazione fornisce qualunque tipo di sostegno anche a chi non  si trova nel perimetro interessato monteronese e per diffusi bisogni conseguenti a sofferenze di vario carattere. A tal guisa Soleti rimarca l’urgenza della distinzione d’obbligo fra malattia e persona, poiché sussiste una “tendenza ad assumere un atteggiamento fusionale”. Ovvero aver ben chiari i diritti che gravitano attorno al malato e cioè il coinvolgimento di famiglia, amici e il modo di viversi della persona stessa che soffre in primis. In tal senso proprio per predisporre una rete di salvataggio vi sono delle figure associate che sono in particolare 14 socie fondatrici le quali rendono un servizio pieno all’associazione, nomi che onorano questa nobilissima attività sul campo con il lavoro costante volontaristico, come Vilma D’Amato, Marinella Bucari, Anna Gina Paladini, Anna Assunta Quarta, Anna Rita Favale, per citare qualche esempio. Fra i programmi approntati oltre  alle campagne promozionali nei periodi delle feste comandate e annesse, introdotte 2 borse di studio di circa 300 euro, tra ottobre e novembre, destinate a studenti distintisi per la loro media e gli esami nel triennio, di poi un convegno in dirittura d’arrivo nel mese di marzo il cui tema è una lectio magistralis tenuta dal prof. Locatelli.

Ad acclamare questa risorsa per la società vi è il sistema, la rete con altre scuole e il punto di riferimento rappresentato dall’Amministrazione Comunale di Monteroni di Lecce e l’Ordine dei medici. Per aderirvi si può contattare la pagina Facebook, il rispettivo sito, la quota è di 20 euro, oppure versare il 5X1000.

Grazie ancora a “Solo per loro” vi è un timido ma incontrovertibile cammino verso la conoscenza alle varie latitudini di questa preziosa realtà che si presenta come una scommessa per la Sanità e la Salute pubblica “in nome di Alessia e per tutte le Alessie” come conclude Maria Rosaria Manca inneggiando al Buon Dio.