L’amore come energia del tutto

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“Se in questo mondo non fosse esistito l’amore,
nulla sarebbe esistito, perché esso non è il motore che muove il mondo,
ma l’energia che muove quel motore”.

Uno degli argomenti più controversi della vita e forse del genere umano, è l’amore. Molti poeti, pittori e artisti in generale, hanno tentato di spiegare questo sentimento che muove il mondo, con svariate opere, che in fin dei conti hanno permesso sicuramente a noi poveri mortali, di capirne almeno il senso intrinseco. Fin dai tempi antichi, partendo sicuramente da Omero, Platone, Saffo, fino ad arrivare a Dante, Leopardi e tanti altri, la lista sarebbe davvero lunga, si è tentato di dare un senso a questo modo di interpretare un rapporto tra esseri umani, oggetti e passioni, per spiegare ciò che muove davvero la mente dell’uomo verso questo sentimento così forte. Il pensiero, però, che prevale tra tutti, è quello che l’amore, in realtà è la vera anima dell’uomo, o meglio, l’anima dell’uomo è fatta, per una piccola percentuale, d’amore. Questo amore dell’anima, si può dividere in due parti: amore inespresso e amore espresso in ogni sua forma. Il primo è un amore tossico, ovvero un fraintendimento personale, l’antitesi dell’amore stesso, che crea cattiveria nell’essere umano; il secondo invece è quell’amore che molti di noi hanno e danno agli altri senza un motivo ben specifico se non quello di amare. Entrambi fanno parte di una piccola percentuale dell’anima. Molti artisti, come dicevamo prima, sono riusciti a mettere su carta o su tela quell’amore espresso, che ha dato vita a tutte le opere che oggi noi conosciamo, senza di esso, l’arte sarebbe stata solo cenere volante nell’aria che avrebbe intossicato il genere umano, regalando torpore e inespressione all’umanità.

Pensiamo un attimo alle piramidi, opere megalitiche che ancora resistono al rovinoso gioco del tempo; se non fosse esistito l’amore verso il proprio faraone (da parte dei familiari o da quello per se stesso) oggi non le avremmo su questa terra, e in nessuna (forse) parte dell’universo. Pensiamo alla cupola del duomo di Firenze, se Brunelleschi non avesse avuto quell’amore incondizionato per la pittura, sarebbe mai esistita? Stessa cosa per la Gioconda di Leonardo, il “Giudizio Universale” di Michelangelo, e tantissimi altri ancora; se non ci fosse stato quell’amore espresso, nessuno di noi, ad oggi avrebbe potuto ammirare tutte quelle opere meravigliose.

Passiamo ora però all’amore tossico, l’amore inespresso che l’essere umano non riesce a comprendere, o meglio, che spesso interpreta in malo modo, perché in realtà è l’antagonista dell’amore stesso, proprio perché interpretato in modo errato. Charles Manson, Agrippina (mamma di Nerone che tentò di uccidere Poppea e fece uccidere Claudio, imperatore precedente al figlio, per fargli prendere il suo posto) Marilyn Monroe (secondo ciò che molte cronache raccontano a proposito della sua storia con il presidente Kennedy); o ancora Lady Diana, e tante altre potrebbero essercene. Questi sono tutti “amori” che hanno intossicato la vita, proprio per non essere riusciti ad avere minimamente consapevolezza di ciò che l’amore fosse realmente. E allora, visto che l’amore esiste, godiamocelo in ogni ambito, cercando di interpretare al meglio ciò che vuole comunicarci. Ora vorremmo lasciarvi, però, con una domanda singolare che potrebbe far riflettere tutti noi: “E’ l’amor che move il sole e l’altre stelle (Cit. Paradiso XXXIII, v. 145, Dante)?” O “è il nostro sentirci inutili verso il creato che ci muove verso l’amore? A voi l’ardua risposta e sentenza.

Classe ‘86, vive a Squinzano, piccolo paese della provincia di Lecce. Fin da adolescente manifesta una forte passione per la scrittura, percepita come insostituibile mezzo di espressione personale e di comunicazione diretta al cuore delle persone. Appassionato di arte, storia ed archeologia, cresce nel quartiere di Sant’Elia, luogo ancora ricco di mistero, dove conduce ricerche e studi su un convento del 1500, effettuando numerose e importanti scoperte archeologiche che gettano nuova luce sul complesso monastico. Scrive su diversi blog e giornali come “Salento Vivo”, “Spazio Aperto Salento”, “L’ORticA”, “Il Trepuzzino”. È in procinto di pubblicare la sua prima raccolta di scritti con Aletti Editore.

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