Mai esperito in scena in piacevolissimi decibel il connubio Jazz e cinema. La sala della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Galatina si è trasformata in una prestigiosa location in grado di competere con i più preclari teatri proponendo pezzi di tutto rispetto risalenti all’inizio e inoltrata metà del Ventesimo secolo.
Una serata in… musica voluta e condotta da Stefano Luigi Mangia, cantante e musicista, nonché compositore e docente di ruolo in “Canto Jazz” presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Insieme al giovane artista galatinese la sua Ragtime Bubu Band, fondata da Marcello D’Ippolito, pianista e arrangiatore di origine tarantina reduce dall’esperienza in Umbria Jazz, portatosi nella presente manifestazione il figlio Emanuele bassista, ferrato particolarmente in musica funk, jazz e soul ma poliedrico e già conosciuto.
A presentare il gruppo degno di un’arte raffinata, Antonella Cretì che ha introdotto lo splendido panorama tra registi e jazzisti, il cui risultato è il risvolto emozionale che viene fuori da un amarcord rappresentato con le citazioni dei seguenti capolavori: “Tutti insieme appassionatamente”, film musicale tratto dalla celebre commedia The Sound of Music, “Good morning Vietnam”, interpretato dal grande Robin Williams, “Cappello a cilindro” valorizzato dall’insuperabile Fred Astaire con accanto un’affascinante Ginger Rogers per arrivare riandando indietro nel tempo al famoso Morton che rimanda per associazione poi alla leggenda del pianista sull’oceano”.
Beninteso, ogni stralcio cinematografico proiettato su di uno schermo non è offerto disgiuntamente alla colonna sonora e a ridosso di brani che ne hanno arricchito la popolarità. Revivals a iosa, posti all’attenzione del cospicuo pubblico, con il contributo del film muto del grande Chaplin. La band capeggiata dal maestro Mangia ha coinvolto tutti i soci del Sodalizio avvinti dai tasti della scala che paiono saltare e ballare insieme al concertatore D’Ippolito senior che non lesina a proporre pezzi musicali del genere privilegiato e italianizzato in giazz, caratterizzati da ritmo e improvvisazione, note blue, poliritmia e progressione armonica , il tutto condito in una maniera alternativa rispetto alla musica classica.
Accompagnato dal batterista e cantante Roberto Donno, proveniente dall’Università della Musica di Roma e a capo di una scuola per appassionati dello strumento e dal famoso sassofonista Luigi Mazzeo, invitato espressamente da Mangia per l’evento. Questo contesto canoro di qualità ha reso indimenticabile il primo appuntamento, tale è stato, con i Giovedì culturali del nuovo anno sociale dell’Istituzione più antica di Galatina. L’originalità del tocco artistico impresso alla Rassegna ha posto le basi di un ritorno in loco di questo complesso famoso nello spettacolo nazionale e internazionale, considerato l’uso della lingua inglese propria dei brani e ampiamente utilizzata da Mangia per i canti scelti e idonei a suscitare vere lunghe ovazioni e partecipazioni sul piano empatico e della comunicazione profonda.