Venerdì 29 novembre 24 nel prestigioso Salone delle feste del Palazzo Baronale di Monteroni ha avuto luogo un importante momento di presa di coscienza grazie alla chiara esposizione di dati, accadimenti e testimonianze da parte di personalità che occupano incarichi apicali in campo istituzionale e/o religioso.
Il tema: “Essere comunità contro la mafia” – Insieme possiamo fare la differenza! – ha inteso evidenziare quanto sia importante fare squadra, restare uniti ed affermare il diritto alla legalità, ossia al rispetto delle regole imposte dalla legge, la stessa che è alla base del diritto costituzionale dello Stato e dei suoi poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo.
Ciò che è emerge è la necessità di scardinare quella forma mentis omertosa e abbattere il muro del silenzio dietro il quale si nascondono drammi personali, familiari, che iniziano con le intimidazioni e si concludono con le bombe.
A moderare la serata il giornalista ed editore Antonio Soleti, ad intervenire il Prefetto di Lecce Natalino Domenico Manno, l’On. Saverio Congedo, Componente della Commissione Parlamentare Antimafia, la Presidente del Consiglio Regionale di Puglia Loredana Capone, la Giudice della Corte d’Assise – Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano, il Comandante della Polizia Municipale di Monteroni di Lecce Patrick Sorge, l’ispettore di PS, Benedetto Scarlino e il Presidente dell’Associazione Musica e Cultura Salvo Ruvolo, in collegamento da Cinisi; l’Assessore alla Cultura Ramona Visconti e il Sindaco Mariolina Pizzuto, che dopo i ringraziamenti ai numerosi presenti sottolinea: “Fare comunità significa condividere il progetto sulla legalità già iniziato nell’agosto 2023 e che, anche grazie alla collaborazione del Teatro pubblico pugliese, intende lanciare un messaggio molto chiaro e forte contro la mafia, contro quel mostro capace di trasformarsi, ma che si può sconfiggere attraverso la sinergia tra le istituzioni e la comunità, fatta di cittadini che si incontrano nelle Associazioni, realtà necessarie per combattere la mafia. Tra queste l’Associazione Musica e Cultura di Cinisi, nata sulla indelebile traccia lasciata da Peppino Impastato (giornalista, conduttore radiofonico e attivista, ucciso nel 1978 a seguito della sua attività di denuncia contro gli illeciti di Cosa nostra) porta avanti la sua eredità e ci insegna che la lotta contro la mafia si combatte ogni giorno con la meritocrazia, con il talento e con l’impegno. Anche tutte le Associazioni di Monteroni hanno a cuore il futuro dei giovani; la nostra Amministrazione, aggiunge Pizzuto, ha avviato una serie di progetti nelle scuole per diffondere il principio della legalità anche attraverso l’utilizzo di percorsi teatrali”.
Molto si è fatto come attività di prevenzione e tanto ancora è necessario fare, ma la strada giusta da seguire è quella creata dalla cooperazione tra le istituzioni, la magistratura, le forze dell’ordine ed i cittadini che sono chiamati a collaborare per una più attenta e proficua azione di contrasto alla mafia. Un percorso necessario per instillare alle nuove generazioni il concetto di legalità, attraverso la cultura e le azioni mirate a creare forza e consapevolezza. Ancora oggi i magistrati e chi contrasta le organizzazioni criminali-malavitose subisce minacce, come la giudice Mariano, ecco perché le istituzioni e le comunità sono chiamate a trasmettere valori positivi e saldare quella frattura che si è creata nel rapporto adulti e giovani. È necessario creare un circuito virtuoso e promuovere azioni concrete di sensibilizzazione affinché tutti e tutte si sentano parte integrante della società e assumano piena responsabilità e vigilino, prevengano, contrastino e denuncino situazioni di illegalità. Fondamentale, sottolinea il prefetto Manno, è il ruolo che deve svolgere la scuola, nell’instillare quel lento e costante infuso di legalità, con un approccio culturale radicale. Droga, gioco d’azzardo, slot machine, usura. La dipendenza crea fragilità ed è un terreno fertile per chi ha tutto l’interesse per gestirla, ecco perché, in questi ultimi tempi, in tutti i territori l’attenzione è molto alta e le azioni di contrasto e di vigilanza messe in atto sono di gran lunga aumentate.
Le nuove generazioni hanno bisogno di valori, di punti fermi di un cambiamento culturale, perché tutto è figlio di una richiesta. Necessario rinforzare la polizia locale, dare più risorse ai comuni e creare le condizioni migliori per far dialogare i sindaci per avere un maggiore controllo del territorio e sapere come e quando intervenire. Loredana Capone parla dei giudici Falcone e Borsellino esempi di coraggio, di umanità ed altruismo, da ricordare sempre nelle scuole, dove al di là del mero nozionismo è necessario formare uomini e donne con un alto senso della società civile.
Tra i tanti fatti narrati, dettati da una grande esperienza sul campo, il Comandante della Polizia Municipale di Monteroni di Lecce Patrick Sorge, evidenzia lo scioglimento di molti comuni del Salento sottolineando che non bisogna assolutamente abbassare la guardia.
A conclusione della serata sono stati consegnati alle Associazioni locali ed all’Associazione ospite, che ha fatto da ponte a tale iniziativa dei girasoli simbolo di sole, di vita e di luce, la stessa che attraverso anche il Teatro l’assessore alla cultura Ramona Visconti intende portare alla città di Monteroni di Lecce.