Prima di affrontare il tema dei cambiamenti climatici è essenziale evidenziare che la responsabilità dell’innalzamento delle temperature si attribuisce all’Occidente. Altro aspetto importante è rinvenibile nel Piano nazionale di Adattamento approvato il 21-12-2023, secondo cui la materia è di pertinenza dei Comuni ed è tale da interessare la cittadinanza.
Il 2023 è stato definito l’anno più caldo della Storia. Ciò chiama in causa la cura del pianeta e l’educazione alla vita, ambedue riportano al tanto indagato pensiero eco-sostenibile. Quando si tratta l’argomento ciò che si staglia dallo sfondo in primis e da porre al centro della disamina è l’intelligenza ecologica da coltivare nelle scuole, iniziando dall’infanzia.
La più riconosciuta educatrice di tutti i tempi, quale è Maria Montessori, fautrice del pensiero pedagogico “ecosostenibile” ha definito l’universo un “piano cosmico”, a guisa di questo basta rivolgere l’attenzione al Quadro delle GreenComp, ossia delle competenze per così dire ecologiche che focalizzano aspetti della sostenibilità che abbracciano: l’incarnazione dei valori, l’immaginazione dei corrispettivi futuri, la complessità e l’azione che ne conseguono. Ciò non è altro che la sintesi dell’universo-mondo tutto da propiziare e proporre come una dichiarazione d’intenti alle nuove generazioni. Il mondo è di chi va a prenderselo. I mass-media possono soltanto farsi portavoce dei fatti del giorno e delle ripercussioni a ridosso di essi. Ma qualcuno ha anche detto che il giornalismo è un mestiere che cura. Dunque passiamo in questo caso il testimone all’insegnante poiché molto sta particolarmente nel fare rete e nell’alfabetizzare e mobilitare le competenze e le buone pratiche, presupposto che rappresenta la sfida di un domani che non può attendere.