Per gli abitanti di Novoli e dintorni, i giorni della Fòcara di S. Antonio rappresentano uno dei periodi più importanti dell’anno. Ma, come ogni amante della buona cucina sa, ogni festa è ricca di antiche tradizioni culinarie. I piatti che si trovano tipicamente sulle tavole dei novolesi, sanno di mare e di semplicità.
Nel rispetto della tradizione, diventa indispensabile parlare degli Gnocculi fatti a mano al sugo di pesce, primo piatto tipico della cucina salentina, apprezzato da molte generazioni. Gli gnocculi sono una squisita pasta fresca fatta solo con acqua e farina, all’occorrenza si possono sostituire con dei tubettini. Prepariamoli insieme!
Ingredienti per 4 persone:
(per la pasta)
– Farina 00 (125 gr)
– Farina di semola (125 gr)
– Olio (5 gr)
– Acqua (130 gr)
(per il sugo)
– Olio (per la pentola)
– Aglio (uno spicchio)
– Scorfano (o triglia, o cernia) (200 gr)
– Gamberi (100 gr)
– Calamari (100gr)
– Vino bianco (mezzo bicchiere)
– Passata di pomodoro (700 ml)
– Prezzemolo (un ciuffo)
– Sale e pepe (q.b)
Preparazione:
Mettere insieme i due tipi di farina e l’acqua e impastare fino ad ottenere un composto liscio e morbido.Con un coltello dividete l’impasto in piccolissimi pezzi e lavorateli con le dita arrotolandoli leggermente fino ad ottenere una forma a gnocchetto. Lasciate riposare la pasta su una spianatoia infarinata.
Lavate e pulite il pesce, i gamberi e i calamari.
Fate soffriggere olio e aglio in una pentola capiente. Aggiungete il pesce a pezzettini, i gamberi e i calamari. Fate cuocere per pochi minuti e sfumate con un po’ di vino bianco. Aggiungete la passata di pomodoro, aggiustando di sale e pepe o peperoncino.
Fate cuocere a fuoco lento per mezz’ora. Portate una pentola piena d’acqua ad ebollizione, salate e lessate la pasta. A cottura ultimata, scolate, condite con il sugo di pesce e servite.
Oltre a queste prelibatezze, la gastronomia della Fòcara vede protagonista la frittura di pesce, dai calamari, ai gamberi, ai pupiddrhi (piccolissimi merluzzetti). Le strade del paese sono disseminate di bancarelle che offrono ai passanti prodotti tipici e gustosi, come la tipica scapece, l’immancabile Moscato di Novoli (conosciuto col termine dialettale muscateddhra, e una varietà di frutta secca e datteri. Questi ultimi in particolare richiamano la figura del Santo patrono, per il colore della sua pelle e per la provenienza africana.
I più esigenti non dovranno di certo preoccuparsi di restare a bocca asciutta… sulle vie della festa la varietà non manca! Provare per credere.
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