Novoli (Le) – Vibrata e reiterata protesta di genitori e studenti Novolesi contro il trasporto pubblico su gomma di Ferrovie Sud Est. Con una pesante missiva, inviata alla direzione generale di Fse Lecce e, per conoscenza, al responsabile e capo area Donato Dell’Abate, un numeroso gruppo di studenti e di famiglie residenti nella comunità nord-salentina, ha sollevato il caso di disservizio pubblico per i trasporti da Novoli a Lecce.
“Dopo ripetuti e fastidiosi disservizi da parte delle FSE, seguite a telefonate intercorse con diversi vostri dipendenti oltre ad inutili e reiterate lamentele verbali, passiamo a mettere per iscritto il nostro disappunto in merito all’atteggiamento superficiale e poco professionale dell’azienda che rappresentate – scrivono nella missiva di protesta recapitata via fax ai vertici dell’Ente e consegnata poi per conoscenza ai mezzi di informazione -. Gli studenti di Novoli, come quelli di altri paesi limitrofi, anche più distanti da Lecce, rispetto al nostro Comune, pagano puntualmente l’abbonamento per poter usufruire degli autobus. Bus ahinoi che spesso non passano proprio o se passano o non effettuano la regolare fermata perché stracolmi oltre il numero consentito, o non fanno salire a bordo studenti (nella maggioranza dei casi minorenni) perché improvvisamente impegnati a coprire altri percorsi e altre linee” – rincarano -.
Da qui alcuni interrogativi che studenti e, soprattutto genitori, stanchi di pagare l’abbonamento mensile per poi vedersi lasciati a terra i loro figli, pongono alle FSE. Dubbi importanti che meritano senza dubbio, risposta immediata.
“Ma gli studenti di Novoli, così come quelli di altri piccoli paesi incappati in questo stesso problema, non sono così numerosi da avere diritto agli autobus, invece di elemosinare come accade spesso il passaggio da altre corriere di passaggio? Per quale motivo Novoli ed i suoi studenti devono usufruire di questo assurdo disservizio? La vostra ripetitiva risposta – aggiungono -, oltre al mutismo dei poveri conducenti, è che le FSE hanno mezzi in avaria (sempre?), che avete carenza di personale, che l’azienda ha emergenze. Scuse accampate di volta in volta e che non fanno altro che dimostrare solo una profonda e grave superficialità, scarsa professionalità e poca voglia di risolvere l’annoso problema migliorando i servizi offerti ai clienti”.
Poi l’amara conclusione e l’auspicio di una risoluzione positiva. “Tutto è rimasto come 20 anni fa, anche le scuse – sentenziano i genitori -. Possibile che in tutti questi anni non ci sia mai stato qualcuno delle Fse che si preoccupi di risolvere il caso, che si preoccupi nei limiti della pesante crisi che viviamo tutti, di cercare di assicurare il trasporto di studenti e lavoratori? Eppure lo ripetiamo nonostante tutto l’azienda incassa ogni mese gli abbonamenti. Speriamo che il senso di questa protesta venga colto dall’azienda; speriamo – concludono – che si riesca a trovare una veloce soluzione senza ulteriori solleciti inoltrati agli organi competenti”.
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