Otranto (Le) – “Dalla Puglia, in cui ogni angolo è pieno d’oro e d’argento trassero tanti schiavi e schiave i quali avevano visi più puliti delle acque e occhi fonte di bellezza, e di cui era impossibile stimare il valore. Se di tutto questo ottenuto si togliesse un quarantesimo, diventerebbe un tesoro per i mendicanti di tutto il mondo. Ne presero tanto che ad esprimere e a scrivere non resisterebbero la lingua e le dita. Nel luogo soprannominato c’erano molte opere rare, paesi, città grandi ed ognuno aveva nei suoi dintorni una campagna prospera e una infinità di villaggi. c’era una città che in confronto alle altre era come la luna piena tra le stelle; la sua campagna pare in primavera un giardino dell’Eden, dal mare la sua riva è un tesoro che scorre aveva boschi verdissimi pieni di gente e, di fronte alle altre città, sembrava la notte della nascita di Maometto tra le altre notti. Il suo nome è Otranto, biasimare non si potrebbe chi l’abita; se vuoi trascorrere una vita serena, vai ad abitare colà.” (Ibn Kemal, Storie della Casa di Osman – XV sec).
Domenica 12 Maggio, data storica per il Salento, in occasione della canonizzazione di Antonio Pezzulla Primaldo e degli altro 800 otrantini martiri del 1480, il Gruppo Archeologico di Terra d’Otranto ci accompagnerà sui luoghi storici della guerra d’Otranto, a conoscere i protagonisti e sentire, dalla voce dei documenti e della poesia, l’epopea dell’agosto di 5 secoli fa quando una città decise di morire per i suoi ideali.
Appuntamento alle 17 a Otranto a Porta Alfonsina, prenotazione obbligatoria al numero 3807784553 o tramite mail all’indirizzo info@terradotranto.org
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