Integrity Tour 2012-13 a Lecce

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Integrity TourQuesta mattina al Grand Hotel Tiziano di Lecce ha fatto tappa l’Integrity Tour 2012-13. Alla conferenza stampa erano presenti le massime autorità leccesi: Paolo Perrone sindaco di Lecce, il prefetto, la dottoressa Giuliana Perrotta, il questore Vincenzo Carella, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Maurizio Ferla, e il colonello Vincenzo Di Rella della guardia di finanza.

L’incontro è stato presentato ed enucleato nei concetti e negli obiettivi dai più autorevoli interpreti nazionali che hanno aderito a questa campagna anti corruzione nel mondo del calcio: per l’US Lecce c’era il segretario generale Alfredo Starace, il Presidente della Lega Pro e responsabile nazionale dell’Integrity Tour, Francesco Ghirelli, il prefetto Francesco Cirillo, direttore centrale della polizia criminale e presidente dell’unità informativa sulle scommesse sportive, e infine il leccese Antonio Rizzo, vice presidente della Lega Pro.

Questa iniziativa nata per arginare il dannoso problema delle scommesse illecite e delle combine delle gare, è partita, ironia della sorte, proprio da Trapani per fermarsi ora a Lecce, entrambe le squadre domenica si giocano l’ultimo spicchio di minuti di campionato per cercare di raggiungere la serie B in modo diretto.

Nel corso della conferenza sono stati snocciolati i numeri di questa progetto: l’Integrity Tour, in 3 mesi di attività in questo 2013, ha visitato 30 città per incontrare 30 società di Prima e Seconda Divisione; circa 15 società in più rispetto all’anno precedente. L’azione di contrasto attuata dall’Integrity tour ha portato al monitoraggio di circa 1200 gare fino ad oggi; numeri importanti per una lotta che non conosce, in questo campo, uguali. Infine è stato dichiarato che le partite a rischio sono diminuite di circa il 65%.

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In apertura c’è stato il saluto del Sindaco Perrone:

«Sono molto contento che la Lega abbia scelto Lecce come tappa di questo importante evento, e lo dico da tifoso del Lecce e da sportivo. Chi ama lo sport, rimane deluso quando succedono cose non chiare. Ero presente a Bari, in quel derby incriminato, e rischiai per la mia incolumità, visto che mi ritrovai in mezzo ad una sassaiola appena fuori dallo stadio. Quando uscì la notizia della partita truccata per me fu mortificante. Amare lo sport significa amare la vita, questo è quello che ho ricevuto come insegnamento nella mia formazione. Ringrazio di cuore la Lega Pro, per questa iniziativa, e auguro però di non dover più collobarare con loro come squadra partecipante, spero e lo dico da tifoso che il Lecce vada in serie B».

Subito dopo Adolfo Starace: «L’integrità nello sport deve essere concreta e non solo un concetto astratto, per questo con l’associazionismo sportivo leccese, Noi Lecce e Lecce In Azione, abbiamo organizzato eventi contro la frode sportiva, portando tali argomenti nelle scuole».

È di Lecce il vice presidente della Lega Pro, Antonio Rizzo, e oggi oltre che organizzatore, tornava a casa:
 «Sono molto felice che la mia città abbia dato l’assenso a partecipare al fianco della Lega Pro per il raggiungimento di importanti risultati. La Lega Pro infatti chiama in campo tutte le forze per migliorare la cultura generale dello sport in base ai valori di lealtà e legalità. Il nostro intento è stato quello di agire sui concetti che vedono come destinatari i giovani e i loro valori. Abbiamo girato il territorio, toccando trenta città e società calcistiche perché vogliamo creare l’amalgama giusta per arginare il fenomeno delle scommesse illecite. I giovani devono capire che non devono cadere in tentazioni che nulla hanno a che fare con l’integrità e il concetto di sport, devono allontanarsi e non avvicinarsi mai a percorsi poco virtuosi».

Molto deciso l’intervento del Presidente Francesco Ghirelli: «Ottimo il bilancio di quello che abbiamo portato avanti. Dobbiamo continuare così, dobbiamo “togliere l’acqua ai pesci” in modo che non ci sia più un Masiello che illuda qualcuno con false speranze. Dobbiamo fare in modo che i bambini tornino felici a popolare gli stadi. Non c’è dubbio che sia un problema di valori, quindi è qui dobbiamo fare leva, dobbiamo crescere i nostri ragazzi con i veri valori dello sport. Il problema scommesse illecite riguarda 42 paesi e coinvolge anche semplici amichevoli. Il nostro compito è quello di sensibilizzare all’integrità».

Infine è intervenuto il prefetto Francesco Cirillo: «Quello che mi chiedo è che gusto possa esserci ad assistere ad una partita già decisa. Quando vengono a mancare il piacere della sfida, l’agonismo per raggiungere la vittoria, e la voglia di prevalere in modo onesto sull’avversario, non è sport ma è una farsa. La soluzione quando si è a conoscenza di fatti strani è denunciare. Anche se la denuncia è l’atto più difficile da compiere, se però non si trova il coraggio di farlo, tutto marcisce. Non c’è sport se non c’è onestà e integrità».

Al termine della conferenza stampa, gli analisti di SporTradar partner di Integrity, hanno incontrato  gli atleti della prima squadra, delle squadre giovanili, lo staff tecnico e la dirigenza dell’U.S. Lecce per colloquiare con loro.

Tutto questo, organizzato in una città, Lecce, che si ritrova catapultata in lega Pro, per un presunto imbroglio, in quel derby che mai nessun leccese dimenticherà. E fa sorridere che accada a poche ore dal processo penale che vede tra gli imputati Pierandrea Semeraro e Carlo Quarta già riconosciuti colpevoli dalla giustizia sportiva per quella presunta maledetta combine.

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