Novoli (Le) – Giovanni De Luca, consigliere con delega al randagismo del Comune di Novoli risponde alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal consigliere di opposizione Francesco Spada, inoltre ci illustra nel dettaglio il progetto “BEST FRIEND 2013”, le criticità del canile comunale e i progetti che, grazie alla collaborazione dei volontari, l’amministrazione comunale attuerà per contenere il randagismo e allo stesso tempo dare un sistemazione “decorosa” ai nostri amici a 4 zampe meno fortunati.
Confrontiamoci sui contenuti progettuali e non suoi preconcetti ideologici.
“Mi dichiaro contento della polemica che il Consigliere Spada intende affannosamente sollevare, vuol dire che il progetto (che ancora pochi conoscono) è sulla buona strada. Capisco le difficoltà di Spada, sulla via del completo isolamento politico, abbandonato in Consiglio Comunale dalla Consigliera Di Mitri e con la testa fra la falce ed il martello di Rifondazione Comunista che gli chiede più durezza e incisività. Mi sarei preoccupato se nessuno si fosse curato di quello che stiamo facendo.
Intanto, per una questione di stile non mi richiamerò a svendite di ‘mutande’ e rispedisco al mittente le solite accuse infondate. L’amministrazione comunale ha conferito un incarico ad un tecnico esterno per redigere la procedura di alienazione di alcuni beni comunali, un atto opportuno, quasi un investimento, poiché il governo ha demandato ai comuni incombenze gravose e delicate che impediscono un funzionamento a pieno degli uffici, di conseguenza ancora non abbiamo le stime di quanto il comune potrà ricavare da beni alcuni dei quali ‘morti’ (ex macello comunale) che non rientrano negli interessi progettuali di Novoli, quindi una domanda: come fa Spada a parlare di svendita?
Basterebbe questo per far cadere il castello accusatorio di un prevedibile avversario. Dice bene però quando Egli fa emergere il problema ‘dove il nuovo canile si farà, visto che deve stare minimo a 500 metri dal centro abitato e presuppone che il Comune abbia il suolo per realizzarlo? Si dovrà acquistarlo o magari si sta pensano alla zona industriale?’
Domande lecite che il Consigliere poteva avanzare in Consiglio Comunale invece di cercare una inopportuna visibilità”.
Ed allora veniamo al progetto.
1) Progetto affido “BEST FRIEND 2013”.
Il Comune di Novoli, ha istituito presso il Comando di Polizia Municipale un albo di cittadini definiti “assegnatari” i quali potranno ricevere in affido cani randagi presenti sul territorio comunale, tenuti presso strutture di proprietà o convenzionate. “All’albo degli assegnatari” potranno iscriversi cittadini residenti nel Comune di Novoli, che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età che hanno disponibilità di spazi idonei e che non abbiano riportato condanne in materia di violenza e abbandono degli animali.
Per ogni cane in affido, il Comune di Novoli concede all’assegnatario un RIMBORSO SPESE.
Tale emolumento consiste in un contributo mensile stabilito in € 50,00 qualora l’assegnatario abbia già un cane di proprietà regolarmente microcippato e registrato presso l’anagrafe canina; oppure € 35,00 come contributo qualora non avesse cani di proprietà. Oggi il Comune ne “spende” più del doppio in una condizione di assoluta emergenza (anche se di gran lunga inferiore a quella di altri comuni) e che in termini di sensibilità umana non può vedermi né felice, né complice, né tanto meno indifferente.
2) Il dog-ParK e la via della sensibilizzazione all’amore per gli animali.
Ho chiesto ed ottenuto dal Sindaco Oscar Marzo Vetrugno che il parco adiacente al convento venga destinato ad amorevole luogo d’incontro per i nostri amici a quattro zampe ed i loro affettuosi proprietari. Un luogo dove i cani non debbano essere scalciati o cacciati da genitori che, non avendo sensibilità alcuna (o per provati motivi di salute allergie o fobie ecc… ecc…), maltrattano gli animali nei parchi misti e non specializzati.
Il Dog Park “un amico in comune” di via Campi sarà predisposto in maniera professionale ed è in fase di ultimazione un progetto con partners pubblici e privati, per campagne di sensibilizzazione, educazione e formazione degli animali e dei loro amici e sostenitori.
3) Un canile di ambito con una clinica aperta 24h24 365 giorni l’anno.
Appena il Sindaco mi ha conferito la delega sul randagismo, a differenza di qualcuno, ho letto i documenti depositati agli atti. Ciò che è balzato ai miei occhi è una nota dell’Ausl che sottolinea il sovraffollamento dei randagi presenti nella parte adibita sia a canile sanitario che a rifugio.
Ciò che il mio cuore rigetta, al di là di ogni sollecitazione a rispettare le norme in ogni ambito della vita pubblica e privata è invece l’aspetto umano. Possono due o più animali essere condannati a vivere per lunghissimi anni, forse tutta la vita in una gabbia? Io mi sarei posto questo interrogativo. E come si possono migliorare le condizioni degli esseri più indifesi?
Stò cercando di darmi una risposta.
È possibile sognare di costruire un canile di ambito, dove i cani (il problema randagismo è in continua crescita ovunque) siano accolti ed ospitati solo per le dovute cure sanitarie e poi affidati, o re-immessi sul territorio comunale, o nelle campagne a contatto con la natura e l’uomo? Mi scuserà il Consigliere Spada se ho ancora voglia di sognare.
Gli chiedo solo una gentilezza, non urli troppo. Rischia di svegliarmi.
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