Lecce – Alle 17. 45 di ieri, presso la sala della Giunta Comunale di Palazzo Carafa, il Sindaco Paolo Perrone accompagnato dall’assessore al contenzioso Luigi Coclite, all’Urbanistica Saverio Martini e al Bilancio Attilio Monosi ha tenuto una conferenza stampa con la quale ha risposto sulla questione relativa alla sentenza del TAR sugli estimi catastali, difendendo il comportamento dell’amministrazione comunale riguardo tale tema.
Perrone ribadisce: “Il Comune è, insieme con le varie associazioni dei consumatori ricorrenti presso il TAR, vincitore. Prima di effettuare un excursus storico di tutta la vicenda ha ritenuto necessario e giusto chiarire che l’amministrazione ha effettuato un percorso chiaro, logico e trasparente”.
Nel suo ripercorrere la faccenda, il sindaco, ha affermato che nel 2010 la sua amministrazione aveva dato inizio, insieme all’Agenzia del Territorio, ad un riclassamento degli estimi catastali di numerose abitazioni del comune di Lecce. Tale operazione, giustifica Perrone, serviva a creare una maggiore equità fiscale tra i cittadini proprietari di immobili. Inoltre, aggiunge sempre Perrone, sono stati tre i motivi che avevano spinto l’amministrazione della città di Lecce ad effettuare il riclassamento: – la data dell’ultimo riclassamento risale al lontano 1992; – Lecce era la città con le più basse rendite della Puglia; – alcune zone della città hanno avuto, negli ultimi 20 anni, un aumento del valore di mercato rispetto ad altre zone( es. centro storico).
Dopo aver effettuato un excursus storico della faccenda, il sindaco, ha spiegato che, nonostante il provvedimento assunto dall’amministrazione sul riclassamento fosse giusto e corretto è divenuto “anacronistico” a causa del decreto del governo Monti riguardante la re-intromissione della tassa sugli immobili (IMU), la quale conteneva l’aumento del 60 % dei valori catastali di tutti gli immobili. Per questo motivo l’amministrazione, sostiene Perrone, ha chiesto all’Agenzia del Territorio di posticipare l’entrata in vigore dei nuovi estimi al Gennaio 2014 in modo tale da rendere meno oneroso l’esborso per i contribuenti. Di tutta risposta, invece, l’Agenzia del Territorio ha ritenuto opportuno negare tale proposta.
Dopo il rifiuto da parte dell’Agenzia del territorio il Comune ha ritenuto opportuno prendere la strada del contenzioso, prima in maniera autonoma e poi ad adiuvandum con le varie associazioni dei consumatori coinvolte.
A questo punto molti si chiederanno come mai il Comune non ha ritenuto necessario ritirare la delibera che apriva la strada al riclassamento degli estimi. A questa domanda, il sindaco Perrone, ha risposto: “Il comune avrebbe seriamente rischiato di risarcire i danni all’Agenzia del Territorio” comportando un esborso oneroso per le casse del Comune.
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