È scoppiata la Miccoli mania nel Salento. Ore caldissime di trepidazione unica, la speranza di avere il campione di San Donato a capo di una squadra che scali il campionato di Lega Pro, sta diventando realtà.
Riecheggia da social a social, da profilo a profilo, la notizia che il Romario del Salento ha deciso di essere profeta in patria.
Per dovere di cronaca, scriviamo che lui non ha mai avuto dubbi, e da subito si è tagliato lo stipendio di quello che bastava per vestire la maglia giallorossa. È vero che, tra una chiacchierata e l’altra con la famiglia Tesoro, ha posto una sola condizione, vuole giocare in una squadra competitiva e ha chiesto l’acquisto di tre perni per la squadra del futuro: un centrale di difesa, un centrocampista e una punta. Se Miccoli ha sciolto ogni riserva significa che la famiglia Tesoro allestirà una buona squadra che lotterà per tornare in B dalla porta principale.
Lui, il folletto salentino, non si è fatto mai incantare da altre offerte, e non ha mai pensato all’Australia o all’Atalanta, il suo pensiero era uno, fisso: segnare un gol con la maglia del Lecce e correre sotto la nord, quella curva di cui si sente parte.
Miccoli firmerà un biennale da 400mila euro, l’anno, più bonus, con opzione sul terzo, che potrebbe essere anche come dirigente se non come calciatore.
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