Mariano Bogliacino, un nome, una garanzia. Dal primo giorno dopo la fine del campionato la proprietà del Lecce non ha mai nascosto che si doveva ripartire da lui; Savino Tesoro disse: «Bogliacino è un grande professionista, dentro e fuori dal campo».
Il centrocampista con il vizio del gol, ben 11 le segnature l’anno scorso, di cui 1 nei Play Off in 30 presenze comprese le 4 nei Play Off; un ruolino impressionante se calcoliamo l’infortunio alla spalla, che lo ha tenuto lontano dal campo per un mese lunghissimo, facendo capire a tutti come e quanto fosse importante la sua presenza.
Dal ritiro di Montecopiolo è proprio lui a parlare nella prima intervista della stagione 2013-14.
Proiettandosi con gioia alla nuova stagione si volta malinconicamente indietro per un attimo:
«Abbiamo iniziato questo ritiro con molta voglia. Certamente dobbiamo dimenticare quello che è successo lo scorso anno perché è stata un fallimento per tutti, però, ora siamo pronti a ripartire. Guardandosi indietro la partita con il Carpi brucia ancora, però fa parte del passato del quale dobbiamo ricordarci gli errori commessi per non ripeterli più».
Subito dopo pensa al futuro che in fondo è già oggi: «Ho un contratto con il Lecce per altri due anni, sono contento di essere qui e dopo la delusione dello scorso campionato tutti stiamo lavorando con un gran voglia. Probabilmente verremo inseriti nel girone B, ma a prescindere dal nome degli avversari, abbiamo visto come non ti puoi permettere il lusso di mollare mai».
Non poteva mancare il pensiero sul nuovo allenatore Moriero e sul nuovo compagno Miccoli: «Con mister Moriero abbiamo lavorato ancora poco, visto che per ora siamo impegnati per lo più in un lavoro atletico, però, già si vede che lui è un allenatore al quale piace giocare palla a terra. A livello tattico non ho alcun tipo di problema, come centrale di centrocampo ho già giocato in diverse squadre. Per il mister questa è una grande sfida, visto che è un salentino e sicuramente per lui è molto importante fare bene nella sua terra. Miccoli? Lo conosciamo tutti, è un grande giocatore, ci darà una grossa mano, come noi dovremo darla a lui».
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