Il punto di vista
In origine fu l’uomo. Ma pure l’animale. Il primo respirava, amava, soffriva. Il secondo pure, ma al primo non importava. Questi pensava solo al raggiungimento del proprio benessere. E pazienza se per ottenerlo doveva guardare mille e mille lacrime animali. Imparò a non vederle. Le bestie “servivano” all’uomo, che ne era padrone e signore. Le carni per nutrirlo, le pelli per riscaldarlo. E poi per difenderlo, trasportarlo, farlo divertire e molto altro ancora. Bene che andasse all’animale, finiva sempre per trovare scherno fatica e morte per mano degli umani.
In origine. Un mese qualsiasi. Supponiamo luglio. Salento, Bassa Italia. Culla di civiltà. “Venghino, siori, venghino al circo, ce n’è per tutti i gusti, grande divertimento con oltre 100 animali”.
Salento, Bassa Italia. Anno del Signore 2013. Duemilatredici. Due mila tredici. Due/mi/la/tre/di/ci. Ci sono luoghi del pianeta dove la cultura del rispetto, la crescita delle coscienze, le scelte consapevoli sono ben fissate all’origine del mondo. Paesi che si autoproclamo civili, moderni, attenti, sensibili. Tra le prime Potenze al mondo. Caspiterina. Posti in cui, alla prova dei fatti, etica è solo un nome comune di cosa, astratto, femminile, singolare.
Che cos’è il circo? Intrattenimento, fantasia, sacrificio, passione, arte. Il circo con gli animali è crudeltà. Senza ombra di dubbio. Senza scuse né alibi penosi. O giri di parole. CRUDELTA’.
Ci siamo mai chiesti quale percorso vivono quelle scimmie, quelle tigri, quei leoni che ci divertono e ci sbalordiscono tanto? Ci siamo soffermati solo un istante a pensare a quanto dolore ci possa essere dietro quel loro eterno vagare? Abbiamo fatto caso che mentre i loro corpi saltano attraverso sfere di fuoco o mentre fanno un inchino o un’altra qualsiasi nefandezza, i loro occhi sembrano essere altrove? Dove sono gli occhi degli animali dei circhi? Che cosa sognano? (Ma che, ora pure gli animali sognano?) Intontiti, chiusi in strette gabbie, ammaestrati a fare cose contro la loro natura, costretti a ripetere per ore ed ore di innumerevoli giorni gli stessi insulsi meccanici gesti grotteschi. Privati di ogni dignità (Bella questa. Perché, gli animali avrebbero una dignità?), trasportati di paese in paese in un pellegrinaggio miserabile, maschere di stupore, costretti a lavorare senza tregua né rispetto (Bella anche questa: gli animali hanno diritto ad essere rispettati? Ma che strane affermazioni!) Sotto il sole cocente, il freddo pungente, super accalorati, super assiderati. Mai amati.
Nel circo con gli animali non ci può essere amore per la vita. Nel circo con gli animali c’è lucro legalizzato e della peggior specie. Sarebbe davvero ora che si cambiasse registro. Sarebbe davvero ora che i governanti cominciassero a tener conto, se non delle esigenze degli animali, almeno della gente che li rispetta e dà loro la dignità di esseri viventi. E senzienti.
Una parte sempre più consistente di popolazione dice BASTA a questi residui di cultura troglodita ed estinta da tempo in molti paesi REALMENTE civili. Basta dare sussidi statali a chi sfrutta gli animali. Basta all’importazione delle specie protette ed in via d’estinzione. Basta a quei genitori che credono formativo portare i propri figli ad assistere a tali spettacoli. Nel dolore gratuito, nell’infliggere castighi incolpevoli non v’è nulla di formativo.
Salento, luglio – agosto 2013. Invece che andare a ridere di loro mentre battono le mani imitando noi umani, proviamo ad entrare nelle loro gabbie. Proviamoci mentalmente. E forse il sorriso ebete ci passerà. Davvero ci piace tanto vederci riflessi negli altri? Ci piace che ci imitino? E perché aspettare che a farlo siano gli animali? Guardiamoci attorno, guardiamo il mondo degli umani, vedremo per lo più omologazione. Non avremo che l’imbarazzo della scelta. Senza disturbare chi voleva solo vivere in pace la propria esistenza, nel suo habitat naturale. A casa sua, come noi. Con tutto il rispetto per chi un’idea qualunque ce l’ha e tenta con tutte le sue energie di trasformarla in realtà.
Molte coscienze dicono basta al circo con gli animali. Aspettiamo che lo gridi a gran voce il Governatore Vendola (Scusi Vendola, lei non ha sempre dichiarato di essere per il rispetto della natura? E gli animali cosa sarebbero, raccolta differenziata?). Aspettiamo che lo dimostrino i Sindaci che possiedono una personalità lucida e scevra da fronzoli miseramente pavidi, strumentali e propagandistici, emanando ordinanze coraggiose e serie. Attendiamo di sentire queste voci e non quelle, strazianti, di cuori in gabbia. Speriamo che l’attesa non sia eterna. Come certi riposi. Ad maiora.
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