Poker Lecce, ma che bel Novoli!

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Il Lecce rifila un rotondo 4-0 al Novoli ma ad uscire tra gli applausi è la formazione novolese neopromossa in Promozione, capace di tenere il punteggio di 0-0 fino al 45’.

Moriero, privo di Diniz, Beretta e Casiraghi, schiera il suo Lecce con un 4-4-2 che in fase di possesso si trasforma in un 4-2-3-1. Davanti a Perucchini la difesa è composta da Bencivenga, Vinetot, Luperto e Nunzella. Centrocampo con l’inedita coppia Salvi-Rosafio a fungere da schermo e sulle fasce spazio alle ali Falcone e Bellazzini. Davanti Miccoli e Zigoni pronti ad alternarsi nei ruoli di appoggio e prima punta. Il Novoli risponde con un 4-3-3 molto abbottonato con gli esterni alti chiamati al rientro fino alla propria area.

Il Lecce comincia naturalmente con il piede sull’acceleratore grazie ai pochi riferimenti in attacco lasciati dalla coppia Miccoli-Zigoni ma a farla da padrone è un’altra coppia, quella dei centrali di mister Schipa Elia – Potì sempre attenti nella loro zona di competenza e pronti a concedere il minimo spazio alle conclusioni di Miccoli e soci che, tuttavia, peccano di eccessiva leziosità sotto porta.

Il risultato è la grande figura del Novoli che riesce a limitare al minimo i danni mantenendo involata nei primi 45’ la porta difesa da Antonica.lecce novoli 2

I meriti della squadra di mister Schipa non si limitano al solo catenaccio difensivo per evitare la pioggia di gol del Lecce. In fase di costruzione di gioco, in una squadra al terzo giorno di preparazione precampionato, è emersa la verve offensiva delle giovani punte Carlà e Commendatore capaci di non sfigurare ed a tratti impensierire il pacchetto arretrato leccese.

Gli unici sussulti d’orgoglio del Lecce nella prima parte di match provengono dai tiri da fuori a metà frazione di gioco di Miccoli e Salvi. Al 35’ è ancora capitan Miccoli a sfiorare il gol ma la sua punizione, provocata da un fallo di Quarta su Rosafio si stampa sulla traversa.

Solita girandola di cambi nella ripresa con Moriero che non cambia modulo ma cambia gli interpreti. Davanti a Petrachi il quartetto difensivo è composto da Pinna, Ferrero (in prova, l’anno scorso al San Marino), Vinetot e Rullo. A centrocampo riconfermata la coppia centrale Salvi-Palumbo a coadiuvare il lavoro delle ali Doumbia e Rosafio. Davanti Bozzi a supporto di Zigoni.

Il secondo tempo vede un Lecce più pimpante, guidato dalle sgroppate delle frecce laterali Doumbia e Rosafio, ed un Novoli meno ordinato in campo ed in balia del più quotato avversario.

È Zigoni a sbloccare lo 0-0 all’11’ della ripresa: cross teso di Rosafio e girata al volo che si infila alle spalle del numero 1 novolese. Il Lecce ingrana subito le marce alte e passa ancora: è Rosafio al 16’ a firmare il 2-0 con una staffilata a pelo d’erba da fuori area.

Il Lecce costruisce gioco e si evidenzia la grande generosità della punta barese Bozzi, proveniente dall’Eccellenza e forse consapevole della grande portata di questa chance per la sua carriera. La caparbietà della punta ex Quartieri Uniti Bari viene premiata con la firma sul 3-0 al 30’: angolo di Doumbia, testa di Ferrero che si stampa sulla traversa ma il più lesto è proprio Bozzi che ribadisce in rete con Antonica a terra.

Il numero 1 novolese è la nota lieta per la squadra di mister Schipa nella seconda frazione di gioco: al 34’ disinnesca una bomba di Doumbia e dopo un minuto para un rigore a Palumbo, penalty concesso per fallo di Mento sullo scatenato Doumbia.

La partita sembra indirizzarsi su un binario morto fino alla fine, quando Salvi fissa il punteggio finale sul 4-0 con un esterno sul secondo palo a beffare Antonica in uscita.

È stato un Lecce che ha faticato nei primi 45’ per il grande merito del Novoli e del suo allenatore Schipa, capace di evitare l’imbarcata costruendo un efficace meccanismo difensivo capace di bloccare le fasce del Lecce.

Da segnalare la presenza di un centinaio di tifosi presenti che hanno preferito il caldo torrido del Via del Mare alla frescura delle spiagge del Salento. I tifosi hanno sostenuto la squadra e riservato cori per mister Moriero, chiamato all’arduo compito di riportare il Lecce nelle categorie che gli competono.

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