Dopo la deludente sconfitta di Salerno, alla vigilia di Lecce – L’Aquila, Mister Moriero si è presentato in sala stampa per presentare la prima gara casalinga di questa stagione di Lega Pro.
La squadra, secondo le parole dell’allenatore giallorosso, è carica ed emozionata: “C’è tanta voglia di esordire nel nostro stadio. I ragazzi hanno lavorato bene ed hanno voglia di riscatto pur sapendo di aver giocato bene anche a Salerno solo che dobbiamo imparare a sfruttare le palle goal”.
Impossibile non pensare ad una settimana fa quando, in un’Arechi gremito, il Lecce si è fatto rimontare e sconfiggere da Ginestra e compagni. Nonostante il risultato negativo, però, Francesco Moriero è soddisfatto della prestazione dei suoi: “Credo che a Salerno la squadra abbia giocato bene e meritavamo di più, ho guardato la partita e penso che l’abbiamo gestita bene sotto il profilo tattico e fisico. Ancora si devono integrare i nuovi che, comunque, sono arrivati in buone condizioni ma l’importante è che sappiamo in cosa dobbiamo migliorare”.
Prima dell’allenamento di rifinitura, il mister ha già un’idea di squadra da mandare in campo “ma finché ho dubbi vuol dire che va bene – spiega – perché vuol dire che i ragazzi lavorano bene”. Se la formazione sarà svelata solo pochi minuti prima della partita, non c’è dubbio sull’atteggiamento che la squadra, chiunque scenda in campo, dovrà avere: “Voglio un atteggiamento aggressivo di una squadra che vuole vincere la partita: dobbiamo limitare i punti deboli e, ancora prima di convincere, vincere.
Più che parlare della partita, Moriero ha voluto fare un appello a tutti quelli che, come lui, hanno il Lecce nel cuore: “Voglio ottimismo. Sono nato alla 167 e mi ricordo che era un piacere andare allo stadio a tifare per quella maglia che per me era ed è tutto. Vorrei vedere, domani, lo stesso spettacolo. Sono consapevole della squalifica della Curva Nord e di tutti i problemi che hanno i tifosi ma, per noi, loro sono fondamentali. Ho sempre avuto due sogni: il primo era sedermi su questa panchina, il secondo è riportare tra i tifosi l’entusiasmo che c’era nei bei tempi”.
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