Squinzano (Le) – Sotto un cielo grigio ed a tratti plumbeo il Lecce si prepara alla difficile trasferta di Benevento, partita che potrebbe valere molto per le sorti di Moriero, criticato ardentemente dopo il passo falso casalingo contro l’Aquila. Sbagliare ancora in casa degli “Stregoni” vorrebbe dire anche buttare al vento un lauto quantitativo di punti, seppur in un campionato che, dai segnali mostrati nelle prime due giornate, non sembra avere una dominatrice, con il solo neopromosso Pontedera a 6 punti grazie anche al turno di riposo della seconda giornata capitato alla Salernitana.
“Due tocchi e ricerca dell’esterno” – Moriero ed il suo vice Morello si sono alternati nel comando dell’allenamento che si è strutturato in due tronconi di lavoro divisi in due metà campo. Il denominatore comune del lavoro palla al piede dei giallorossi è stato la ricerca della soluzione esterna e la velocità di gioco, da attuare gestendo la palla a due tocchi. Da una parte si sono provati i movimenti difensivi con il quartetto difensivo Bencivenga – Vinetot – Martinez – Nunzella ed i due mediani Salvi e Parfait (con Amodìo ad alternarsi coi due) a contenere le percussioni offensive in superiorità numerica ed ad eseguire gli ordini del mister leccese che prevedevano le ripartenze incentrate sui terzini chiamati a portar palla sino a centrocampo. L’altro gruppo di lavoro ha visto impegnati gli uomini offensivi con l’obiettivo di memorizzare i movimenti offensivi, incentrati ancora sugli uomini di fascia chiamati alle sovrapposizioni ed ai tagli obliqui ad attaccare l’area. La manovra, avviata dalla coppia di giovani centrocampisti Monaco e Cicerello, ha visto la ricerca delle ali Ferreira Pinto a destra e Doumbia (alternato a Bellazzini) a sinistra, chiamate alle continue sovrapposizioni con i terzini D’Ambrosio e Sales (poi sostituitisi a Bencivenga e Nunzella nel lavoro difensivo). Gli esterni hanno poi cercato di servire la punta Zigoni a centro area, sorretta dal lavoro di Beretta. Moriero ha poi catechizzato le sue punte, soprattutto Beretta, sulla presenza da garantire in appoggio all’azione offensiva, che deve partire col centrocampo in linea e con le ali già pronte al passaggio del centrocampista centrale.
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Elementi da recuperare – Alla seduta odierna erano assenti il lungodegente Papini ed Erminio Rullo ancora in fase di recupero. Hanno svolto lavoro differenziato invece Marcus Diniz, il capitano Fabrizio Miccoli e Mariano Bogliacino, uscito dal Via del Mare dopo la partita con l’Aquila con una vistosa fasciatura alla gamba. Tanta corsetta attorno al campo per il brasiliano ex Livorno, seguita da scatti sulla distanza breve, e lo stesso per Miccoli che cercherà di recuperare in extremis per la seconda trasferta della stagione in terra campana. Ha concluso anzitempo l’allenamento Gilberto Martinez, uscito claudicante a seguito di uno scontro di gioco nella partitella finale 11 contro 10. La partitella ha visto la formazione in superiorità numerica schierarsi con Bleve in porta, Bencivenga e Nunzella terzini, Vinetot e Ferrero centrali, Salvi a Parfait da schermo in un centrocampo con ali Ferreira Pinto e Melara. Davanti Gianmarco Zigoni, sorretto da Tommaso Bellazzini nell’insolita posizione di seconda punta. Dall’altra parte sono da registrare gli esperimenti di Nicolas Amodìo al centro della difesa e di Simone Sales ormai stabilitosi nel ruolo di terzino sinistro. Positivo il lavoro dell’estremo difensore Filippo Perucchini, protagonista di una serie di interventi prodigiosi durante le prove di schemi offensivi del reparto avanzato della banda guidata da mister Moriero.
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