Un’aquila che vuole ritornare a volare col ricordo dei bei tempi andati dei primi anni Ottanta, annate che vedevano il Catanzaro assestarsi nella serie A dei campionissimi riuscendo anche a centrare due settimi posti consecutivi ed una semifinale di Coppa Italia. Quelle fantastiche stagioni, facenti parte ormai di bei tempi andati, valsero a coniare il soprannome di Regina del Sud e Timore del Nord al Catanzaro, squadra la cui tifoseria mantiene da innumerevoli anni un gemellaggio con la Curva Fiesole, cuore del tifo della Fiorentina.
Cadute e pronti ritorni – La storia recente del Catanzaro è però lontana dai fasti dell’accademia del calcio italiano infatti dopo l’ultimo campionato di B, disputato nella stagione 2005/06 e concluso al 22° ed ultimo posto, si è registrato il fallimento del sodalizio calabrese facente capo all’imprenditore Parente. Il cambio societario impedisce la cancellazione del calcio nella città calabrese ma la ripartenza dalla C2, grazie al Lodo Petrucci, segna una ridimensione notevole delle ambizioni del calcio catanzarese. I giallorossi si assestano nel quarto campionato nazionale nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 piazzando un nono ed un decimo posto. Le due stagioni successive vedono un leggero miglioramento dei rendimenti sul campo ma il terzo ed il secondo posto dei campionati 2008/09 e 2009/10 non vengono sfruttati per il salto in C1 infatti ad avere la meglio sulle Aquile sono prima gli abruzzesi del Pescina e poi, in finale, la Cisco Roma. Nel 2010/11 sembra ritornare il buio sulle sorti future del football catanzarese con il 15° posto in seconda divisione seguito dal disimpegno e fallimento del glorioso marchio dell’Unione Sportiva Catanzaro. A salvare ancora il Catanzaro è l’imprenditore reggino Giuseppe Cosentino che acquista il titolo e fonda la Catanzaro Calcio 2011 che a sua volta centrerà l’obiettivo della Prima Divisione la stagione successiva, grazie al secondo posto in regular season. La stagione scorsa, che vedeva i calabresi neopromossi, si è poi conclusa con un decimo posto che è valso ad una meritata salvezza, giunta anche grazie al cambio di allenatore che ha visto D’Adderio subentrare all’ex trequartista del Lecce Ciccio Cozza.
Un gruppo affiatato e di valore – Il presidente Cosentino ha affidato la panchina delle Aquile ad Oscar Brevi, reduce dal campionato 2011-12 alla guida della Cremonese. L’allenatore milanese, ex mediano del Torino, può contare su di una rosa decisamente più forte sulla carta rispetto all’anno scorso: alle partenze per fine prestito del difensore Sirignano, sceso di categoria al Gavorrano, della punta Masini e del centrale di centrocampo Ivan Castiglia hanno risposto gli arrivi dei centrali Rigione, 22enne scuola Inter, e Ferraro, 30enne l’anno scorso in B con la Ternana richiesto espressamente da Brevi. A centrocampo poi è stata data una chance pesante ai giovani Martignago, 21enne prelevato dal Cittadella e Marchi, esterno destro in prestito dal Bologna. A coordinare questi giovani in crescita ci sarà il fosforo di Leandro Vitiello, centrocampista di quantità e di esperienza prelevato dal Bellinzona dopo cinque stagioni di B tra Ascoli, Grosseto e Vicenza. Ad ampliare il reparto delle punte è stato acquistato lo svincolato Domenico Germinale, seconda punta scuola Inter ed ex Albinoleffe e Benevento. Gli acquisti della campagna estiva, coordinata dal d.s. Armando Ortoli, andranno a rafforzare un gruppo che vede nel terzino Catacchini, nella punta Fioretti e nell’ex astro nascente, con la maglia del Treviso, Andrea Russotto gli elementi più interessanti e pericolosi. Il 4-4-2 di Brevi disegna una squadra ordinata, capace e con tanta voglia di fare, che cerca di puntare molto sul lavoro dei giovani esterni, coadiuvati dalle sovrapposizioni dei terzini.
Sulla strada per Lecce – La squadra di Brevi si prepara all’impegno del Via del Mare al gran completo. Il ruolino di marcia di questa stagione vede i calabresi occupare la quarta piazza del campionato (in coabitazione con il Prato) a quota 5 punti, conquistati grazie alla vittoria casalinga contro il forte Frosinone ed ai pareggi a domicilio contro il Prato e ad al “Ceravolo” contro il Viareggio di Ighli Vannucchi. Oscar Brevi ha in mano una squadra tendente alla gioventù con un età media di 25,5 anni. Lo schieramento all’inglese dell’allenatore milanese dovrebbe vedere la linea a quattro di difesa formata dalla coppia centrale Ferraro – Rigione, dal terzino destro ex Frosinone Catacchini e da Sabatino, favorito su Calvarese, a sinistra. Il centrocampo in linea vede l’impiego a sinistra di Riccardo Martignago, esterno a propensione offensiva e capocannoniere dei giallorossi con 2 reti. È proprio il giovane ex Cittadella l’elemento più pericoloso ad oggi delle Aquile, un elemento capace di fare bene entrambe le fasi di gioco ma di dare il suo meglio nelle azioni offensive a puntare l’uomo avversario. Dall’altra parte ci sarà il 21enne Marchi, che a sua volta ha dichiarato che il Catanzaro affronterà il Lecce non snaturando il suo credo offensivo e venendo al “Via del Mare” per fare la partita con agonismo cercando il risultato pieno. L’ala in prestito dal Bologna è leggermente in dubbio per una tendinopatia ma dovrebbe essere arruolabile per la partita di domenica alle 15. Il centrocampo poi potrà contare su Vitiello e Benedetti (con Squillace in panchina), in seconda battuta l’altro giovane Casini e l’esterno destro ex Brindisi Nicola Fiore. Davanti la coppia d’attacco dovrebbe essere formata da Germinale, giocatore bravo a far salire la squadra facendo del lavoro sporco, e Giordano Fioretti, mattatore della scorsa stagione catanzarese con 12 reti in 28 presenze. In seconda battuta ed a partita in corso potrebbero trovare posto Russotto e l’ala in prestito dal Catania Tortolano.
{loadposition addthis}