Lecce – Ritorna la vittoria al Via del Mare. Il Lecce batte il Foggia nel derby di giornata e guadagna un pizzico di morale in previsione della sfida regionale di domenica pomeriggio contro il Barletta. In una serata per pochi intimi (536 paganti) il Lecce affronta il Foggia in un derby che mancava al “Via del Mare” dalla Serie B 1996-97. L’impegno valevole per il primo turno di Coppa Italia di Lega Pro giunge in un momento sfavorevole per entrambe le formazioni infatti se il Lecce occupa l’ultima piazza del campionato di Lega Pro 1 con zero punti il Foggia non se la passa meglio con il suo penultimo posto nel campionato di Seconda Divisione con soli 2 punti e sopra solo al fanalino di coda Arzanese.
Lerda mischia le carte schierando una formazione che vede il ritorno della difesa a quattro con D’Ambrosio, Ferrero, Vinetot (nell’inedita veste di capitano di giornata) e Nunzella. Il centrocampo vede l’esordio del giovane Monaco, a sua volta affiancato dall’ex Latina Sacilotto. Le frecce di giornata nella faretra di Lerda sono Melara, che domenica col il Barletta sconterà un turno di squalifica, e Doumbia. Davanti il pennellone Zigoni è sorretto da Giacomo Beretta.
L’ex difensore del Foggia di Zemanlandia Pasquale Padalino schiera il suo Foggia con un 3-5-2 camaleontico ed abbottonato in fase di non possesso che vede il trio Savarise-D’Angelo-Licata davanti al secondo portiere Micale. Turno di riposo per il senatore ex Bari e Martina Narciso. Il centrocampo conta sul contributo dei centrali Agnelli in regia e Sicurella-D’Allocco con il secondo chiamato ai tagli in avanti. Gli esterni a tutta fascia sono Licata ed il forte Colombaretti. In attacco il bomber Zizzari è sorretto da Leonetti.
Il Lecce comincia con il piede sull’acceleratore ma Beretta dopo due minuti non sfrutta l’imbucata centrale di Zigoni chiudendo troppo il destro che finisce fuori alla sinistra del palo difeso da Micale. Errore dopo pochi minuti decisamente dozzinale per l’attaccante ex Avellino. Nell’azione della prima occasione del Lecce ad averne la peggio è Colombaretti che lascia il campo infortunato per far posto Sciannamè che va sulla linea dei difensori con Savarise che passa sull’out destro della mediana.
La squadra di Lerda conquista lentamente spazio applicando un timido tiqui taka di barcelloniana matrice. I dauni dal canto loro cercano di colpire in ripartenza ma in avvio c’è solo un tentativo da fuori di Zizzari al 9′ che finisce tra le braccia di Perucchini che deve solo fare un passo per abbrancare la sfera. Il possesso palla dei giallorossi è sterile e la squadra di Lerda non riesce a trovare la via della giocata offensiva. Il leitmotiv povero di emozioni permette ai Satanelli di cacciar fuori la testa dal guscio e di affacciarsi sulla trequarti leccese.
La pochezza tecnica della partita viene interrotta da Beretta al 22′ che sfrutta un lancio con il contagiri da Gianmarco Monaco, stacca in velocità Sciannamè dopo un’ottima difesa della palla ed infila sul primo palo Micale che va a terra troppo presto. 1-0 Lecce e Foggia che ripone il fioretto per giocare con sonore legnate sulle caviglie degli uomini di Lerda.
Il gol scioglie le gambe dei giallorossi ed è ancora Jack Beretta a meritare gli applausi dei pochi del Via Del Mare al 24′ con un sombrero su Pambianchi seguito, purtroppo per lui, da un tiro strozzato che si spegne a lato dopo una deviazione. Al 28′ buoni segnali anche dal binario sinistro Nunzella-Doumbia che semina il panico ma non sortisce effetti sul piano del risultato. Il Foggia, forse rinvigorito dall’arrivo di una cinquantina di rumorosi ultras rossoneri, tenta di abbozzare una reazione ma la difesa giallorossa controlla le sortite dei dauni e cerca di imbastire gioco con la buona direzione dei piedi educati dell’ex Sacilotto e dalle percussioni sulla sinistra del francese Abdou Doumbia. Note stonate invece ancora da Zigoni ancora abulico e lontano dalla manovra.
Dall’altra parte Padalino perde altri elementi per infortunio infatti al 41′ lascia il campo il giovane centrocampista Sicurella per far posto alla bandiera Agostinone. Un minuto dopo c’è il primo squillo dei dauni con una punizione decentrata di Licata che finisce di poco a lato dopo una deviazione della barriera. Il Foggia acquisisce un leggero quantitativo di sicurezza grazie ad una difesa approssimativa caratterizzata dalla falla di Vinetot che sbaglia malamente i tempi dell’anticipo su Leonetti che però non sfrutta. Il Lecce soffre endemicamente sulle palle inattive e la partita di oggi non fa eccezione. In chiusura di primo tempo il Lecce cerca il bis in ripartenza e lo sfiora con una punizione di Sacilotto al 47′, a seguito di fallo da giallo di Savarise su Nunzella, che sibila sul palo destro della porta dauna.
La ripresa vede l’ingresso di Salvi per Monaco ed un momento amarcord con il Foggia che si presenta al calcio d’inizio con tutti gli uomini protratti in avanti: retaggio zemaniano per Padalino. I dauni si dimostrano pericolosi con Leonetti che sfrutta un errore di Vinetot e serve Agnelli al limite dell’area: staffilata dell’ex di giornata che bacia il palo e vede il salvataggio sulla linea di Bleve bravo e fortunato. L’occasione per i Satanelli intimidisce un po’ il Lecce che stenta a trovare la via dell’attacco e balla in difesa mostrando al 10′ un imbarazzante incertezza tra i centrali Vinetot e Ferrero che, immaginando l’uscita di Bleve, hanno lasciato scorrere un pallone sanguinoso al centro dell’area che solo il ripiegamento di D’Ambrosio ha spazzato. Ancora Foggia al 18 con una discesa di D’Allocco seguita da un cross basso che l’uscita a terra di Bleve disinnesca. Pochi minuti dopo altra falla di Ferrero ovviata da Nunzella che in scivolata anticipa Zizzari pronto alla battuta a rete. Prestazione in crescendo per il portierino giallorosso che sembra più sicuro rispetto alla partita col Catanzaro. I segnali negativi dell’avvio di ripresa inducono Lerda alla scelta Bellazzini che subentra a Beretta al 21′. Doumbia mostra gran voglia di fare con un coast-to-coast micidiale che però viene concluso male a causa della stanchezza accumulata nella progressione. La partita si mantiene in una certa mediocrità interrotta solamente da qualche tocco sopra le righe di Bellazzini e Doumbia da una parte e di Agnelli dall’altra. L’approccio dell’ex Cittadella e Vicenza però è caratterizzato da un cartellino giallo per inutile trattenuta su D’Angelo al 32′. Il nervosismo da brutta prestazione vale anche il giallo a Zigoni al 36′ a seguito di un colorito battibecco con Micale, anch’esso sanzionato col giallo. Ultima mossa di Padalino al 41′ con l’attaccante Cavallaro che subentra a D’Allocco per il forcing finale dauno che produce solamente il solito tiro da fuori di Agnelli che finisce lontana dai pali e la solita porzione di paura dettata dalle disattenzioni della coppia Vinetot-Ferrero che portano al colpo di testa alto di Cavallaro. Dopo due minuti di recupero l’arbitro Lazzari fischia la fine ed il Lecce guadagna il secondo turno dove incontrerà il Barletta, con i biancorossi pugliesi che hanno battuto la Paganese per 3-1.
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