Lecce – Finalmente arriva la gioia casalinga. Un Lecce bello e ben messo in campo regola senza molte difficoltà il Viareggio del neomister Cristiano Lucarelli apparso mai in partita ed incapace di arroccarsi in difesa. Il Lecce deve registrare la grande prestazione di Gianmarco Zigoni, riscattatosi dopo le critiche dell’avvio di stagione; oltre alla bella partita dell’ariete di proprietà del Milan c’è da ricordare l’ottima tenuta difensiva ed i continui assoli delle stelle uruguaiane Bogliacino e Walter Lopez. Dall’altra parte il Viareggio si è presentato dalle parti di Bleve solo una volta con il difensore Celiento su palla piazzata ed ha sofferto a seguito del magistrale lavoro di Romeo Papini, capace di chiudere il rubinetto di idee offensive di Ighli Vannucchi.
Bleve 6: Non è chiamato agli straordinari ma disimpegna bene l’ordinaria amministrazione e risponde benissimo al continuo lavoro con i piedi al quale è sovente chiamato; suggella la prestazione scegliendo bene la posizione sul tocco ravvicinato di Celiento. Il futuro tra i pali del Lecce sarà suo?
D’Ambrosio 6: Prestazione sufficiente per il terzino ex Lumezzane che contiene bene Benedetti ma non si spinge lontano dalla propria trequarti. Nella ripresa cerca di riscattarsi ma spreca le due occasioni capitategli sui piedi sparacchiando malamente il pallone.
(dal 63’ Sales 6: Deve contenere i fisiologici attacchi del Viareggio sul 3-0 per il Lecce e svolge il suo compito; in una sua discesa sfiora il gol con una strana traiettoria propiziata da una scivolata.)
Martinez 6: L’attacco disegnato da Lucarelli con Ighli Vannucchi falso centravanti non gli dà una grossa mole di lavoro: la ricerca dell’attacco in fascia dei versiliesi gli riduce la prestazione alla guida della linea difensiva ed all’inizio dell’azione offensiva.
Diniz 6: Non è splendente come nelle due precedenti esibizioni ma anche per lui può valere il discorso fatto per il “Tuma” Martinez: il Viareggio cerca il gioco in fascia e Marcus Diniz non viene eccessivamente sollecitato per due terzi della partita; qualcosa cambia nel finale con l’ingresso di Pirone che cerca di battagliare in area.
Lopez 7: Altro assolo della belva uruguaiana. Con il giovane Celiento (elemento interessantissimo di cui se ne sentirà parlare sicuramente) crea un duello da far west sulla fascia sinistra non degno della Lega Pro. Dà sicurezza al suo reparto e propizia il 2-0 di Zigoni con una legnata poi deviata in area dall’ex Avellino e l’autogol di Falasco del 3-0 giallorosso. Un capitale.
Papini 7,5: La dolce scoperta dell’ottobre giallorosso. Lerda gli assegna il difficile compito della marcatura fissa su Ighli Vannucchi e l’ex Carpi lo assolve riducendo al minimo gli spunti del “bomber pescatore”; il mediano romano però non si limita a questo e tesse tante manovre arretrate specialmente in fase di gestione del vantaggio.
Parfait 6,5: Più delizia che croce della mediana giallorossa. Il primo gol è tutto suo grazie alla prepotente percussione che ridicolizza Falasco seguita dalla palla al bacio per Zigoni. Alterna una serie di prepotenti percussioni che infiammano il “Via del Mare” a due palle perse a metà campo a seguito di palloni gestiti con troppi tocchi.
Ferreira Pinto 6,5: Buona anche la seconda. L’ala brasiliana ex Atalanta bissa la buona prestazione di Ascoli e si concede una partita generosa sulla fascia destra in entrambe le fasi di gioco. È emblematica un’azione a metà primo tempo quando riesce a bruciare in velocità il dirimpettaio Falasco, 15 anni più giovane. Meriterebbe di più ma non riesce a sfruttare bene due contropiedi nella ripresa.
Bogliacino 6,5: Talento a corrente alternata. Il 10 di giornata comincia in sordina ma mantiene un margine di errore sui passaggi decisamente inferiore al 10 percento; da vero capitano cerca di rimediare da solo ai suoi (pochi) errori cercando di inseguire l’avversario. Sulla sua partita pesa però l’errore al 30’ quando cerca il tiro di prima da favorevole posizione.
(dal 71’ Melara 6: Entra per accumulare minuti e regala al pubblico del “Via del Mare” una serie di interessanti discese che però non vanno a buon fine)
Doumbia 6: Corri, ragazzo corri. L’ala francese ex Bari e San Marino macina tanti chilometri ma non riesce a trovare la giusta fiammata in fase offensiva per il grande merito di Celiento che riesce a ben figurare contro il duo della fascia sinistra leccese formato da lui e da Lopez. Cerca di partecipare al tabellino dei marcatori ma prima un errore di mira e poi una parata dozzinale di Gazzoli gli negano la gioia.
(dal 75’ Rullo SV: Rileva Doumbia e, nel suo nuovo ruolo di centrocampista sinistro, fa arretrare il baricentro del Lecce negli ultimi minuti di match).
Zigoni 7,5: Hombre del partido. Fa tutto ciò che qualsiasi allenatore potrebbe chiedere alla sua punta: realizza una meritata doppietta trovandosi al posto giusto ed al momento giusto e potrebbe anche arrivare alla tripletta ma spreca la sua azione solitaria tirando su un difensore versiliese a porta sguarnita ed in più dispensa una serie di palloni puliti agli esterni senza andare in affanno. Le sue quotazioni sono in ascesa verticale.
All. Lerda 6,5: La tegola Miccoli, assieme all’assenza di Amodio, potrebbe pesare ma lui costruisce un meccanismo perfettamente funzionante che fa del gioco sulle fasce e del fulcro del gioco Bogliacino i suoi punti di forza. L’impegno di Coppa Italia (ed i lunghi viaggi correlati) pesano un po’ ma il Lecce ha gli elementi per onorare nel migliore dei modi la seconda competizione stagionale.
Gli avversari: Viareggio
Gazzoli 5,5
Celiento 6,5
Lamorte 5
(dal 63’ Marongiu 6 )
Conson 5
Falasco 4
Della Latta 6,5
Gemignani 5
Pizza 5,5
(dal 79’ Galassi SV)
Vannucchi 6
De Vena 5,5
Benedetti 5
(dal 54’ Pirone 5)
All. Lucarelli 5,5
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