La velocità
In realtà stabilire con esattezza quanto una scrittura sia rapida è difficile. Nel caso specifico l’aspetto di un tracciato alquanto lento implica una formazione delle lettere, altamente estetiche, con velocità lenta: capacità di reattività, timidezza, senso di inferiorità impacci che riducono l’efficienza della buona volontà. Vi è una tendenza a ricercare situazioni per essere accettata e valorizzata che spesso non corrispondono al proprio ambiente di provenienza sia culturale che sociale.
La punteggiatura, le iniziali e le finali
Parliamo ora di quei tratti accessori e liberi, la cui osservazione costituisce la “coda“ del piano tecnico: la punteggiatura, i tratti iniziali e finali. Più che significativi di per se stessi, essi permettono di confermare e precisare le caratteristiche già emerse dalla osservazione delle specie: la punteggiatura per quanto riguarda l’ordine e la cura del particolare, i tratti iniziali e finali per le modalità iniziali e finali del comportamento. Nel caso specifico la punteggiatura si presenta precisa, bassa e pesante: senso di colpa ed ansia.
Ci si trova dinanzi ad una scrittura aderente, eretta, larga di lettere, accorciata inferiormente, larga tra parole, statica, modello, elegante, ritoccata, arcuata, zone di snervatezza, tesa; quest’ultima manifesta una tensione psichica e nervosa eccessiva.
Scrittura piuttosto pluristile che indica quell’incapacità a trovare il giusto equilibrio nei rapporti con se stessa, con il proprio corpo e nelle relazioni con gli altri. Questi aspetti scrittori e strutturali delle lettere creano una difficoltà dell’apprendimento, stanchezza, affaticamento, tendenza all’indolenza ed alla pigrizia.
IL RITRATTO GRAFO PSICOLOGICO
È giunto ora il momento di tirare le file dalle nostra analisi. Stiamo per affrontare la costruzione del ritratto, punto di non ritorno. Come trasformare la traccia fornita dalle osservazioni tecniche nella descrizione viva e vera della personalità? In realtà, gli elementi sopra evidenziati, in percentuale elevata di tutti gli scritti analizzati sono sufficienti a trarre un quadro psicologico alquanto coerente ed inconfutabile.
Dalla scrittura medio/grande con capacità di osservazione del proprio mondo e di sé stessi, scarsa osservazione ed attenzione dei particolari, se non nello spazio circoscritto ai propri interesse, incapacità di cambiare il proprio modo di essere, con scarsa predisposizione a slanci affettivi se non costruiti dal proprio immaginario e frutto del proprio egoismo.
Tendenza all’isolamento, ci si trova di fronte ad un soggetto con scarsa capacità di socializzazione, tendenza a fuggire del proprio ambiente di origine, selettivo e pre – scelto, legame con le figure di origine imprescindibile ma desiderio e spinta di ampliare le proprie conoscenze al di fuori dell’ambiente originario, mancanza di slanci e di crescita lavorativa.
Bisogno di avere delle regole da seguire o più spesso a cui ribellarsi, senza riuscirci, rimane un desiderio di indipendenza non accompagnato da una reale maturità
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