Le interviste di Paisemiu.com ai membri della “Street Recordz Fam” giungono al termine, non prima di sottoporre alle nostre domande Flavio Versienti, in arte J-Sklera, front-man, insieme a Dinho e Saut, del “ReRaise Clan”. Il nostro calendario d’interviste, infatti, si era aperto proprio con il secondo componente del trio rap, Riccardo Dinho Seclì, che ci aveva parlato dell’uscita del loro album a dicembre. Oggi Flavio ci rivela, anche, gli ultimi particolari ad un giorno dalla messa in vendita di “Tu lo conosci il ReRaise Clan?” !
Flavio, tra tutti i ragazzi che sono stati intervistati in queste settimane da Paisemiu.com, tu hai il nome d’arte più particolare: J-Sklera. Ci spieghi il significato di questo soprannome?
La mia scelta è motivata da vari fattori. La lettera “J” è, innanzitutto, un tributo al vecchio J-AX, il rapper italiano grazie al quale mi sono avvicinato a questo genere musicale; ma “Jay”, oltre ad essere anche il nome che uno dei miei attori preferiti, Will Smith, ha nel film “Men in black”, è anche il termine che in ebraico vuol dire “pace”. “Sklera”,invece, è un ironico riferimento al mio continuo “sclerare”, verbo che usano spesso i ragazzi nel loro gergo che può essere tradotto come “perdere la brocca”. Ci ho inserito anche la “K” la quale non è altro che il simbolo del mio fumetto preferito: Diabolik!
Quando hai citato il cantante J-AX hai specificato che ti riferivi al “vecchio”, cioè al J-AX degli esordi, dei tempi in cui cantava con gli Articolo31. Questo vuol dire che tu non condividi il suo lavoro più recente?
Io sono una persona molto radicata alla musica fine a se stessa e non indirizzata a scopi di lucro o altro. Non ho condiviso la sua evoluzione, che comunque non condanno perché è stata dettata da necessità economiche, ma sono tanti i rapper che hanno seguito la sua stessa strada. Diciamo che io sono un seguace della cosiddetta “old school”, una tendenza di gusto che preferisce l’attaccamento alla radice che ammette sperimentazioni ma senza tradire la cultura del rap.
Come hanno confermato Mixa e Bud, nelle precedenti settimane, tu sei un membro fondatore della Street Recordz. Quando, però, hai scritto il tuo primissimo brano?
Io ho iniziato alle elementari parodiando i testi di canzoni famose, ma ho scritto il primo testo vero e proprio all’età di 14-15 anni, s’intitola “I like it” e non l’ho mai registrato perché non sono mai riuscito a crearne la base, lo suonavo semplicemente con la chitarra.
Perché non l’hai mai inciso?
Col passare del tempo ho avuto la possibilità e i mezzi per registrarlo, ma ho deciso di non farlo perché “I like it” era il mio primo pezzo, che conoscevano in pochi, e ho ritenuto opportuno che restasse così.
Domani, 6 dicembre, esce, finalmente, il primo album ufficiale del ReRaise Clan. A quale brano, contenuto nel cd, ti senti più affezionato?
Mi sento legato a “Chissà chi sa” perché un brano in cui la base è stata realizzata da me ed è, a livello testuale, quello che mi piace di più perché, a mio parere, ha l’idea più forte dell’intero album. Mi piace molto anche “Dance Club West” poiché è un pezzo mattacchione che mi rappresenta molto ed ha la collaborazione del nostro amico Mixa.
Se ti chiedessero di convincere qualcuno a comprare il vostro cd, quale sarebbe lo slogan o, comunque, le parole che useresti per persuadere questi papabili acquirenti?
Sicuramente porrei l’accento sul fatto che “Tu lo conosci il ReRaise Clan?” è un album per metà conscious, cioè riflessivo, e per metà scherzoso e burlone. E’ un cd double face che testimonia un grande lavoro durato più di un anno.
A poche ore dall’uscita dell’album c’è qualche dettaglio che vuoi rivelarci in anteprima?
Posso confermare che ci saranno due versioni del disco: la limited edition, quella fisica, che contiene due tracce in più rispetto alla versione download, che invece conterrà anche il nuovo album di Mixa. Tengo molto alla copertina, realizzata dal nostro compagno Alfredo Pagano, che riprende molto il concetto di “Tu lo conosci il ReRaise Clan?” perché è da una vita che sbagliano la pronuncia o la dicitura del nostro nome ed infatti la copertina riprende il vecchio gioco di società “Indovina Chi?” dato che ci sono diverse caselle in cui compaiono vari persone comuni e da esse usciamo noi del trio, Dinho, J-Sklera e Saut.
Se tu potessi esprimere un desiderio, con quale cantante vorresti duettare o, comunque, avere una collaborazione?
Il mio amico Dinho avrebbe scelto Carmen Consoli ma io, nonostante apprezzi tanti cantanti, non ho delle preferenze particolari. Ciascun’occasione che si presenterà verrà valutata attentamente. Per esempio, recentemente, Ciccio Pasticcio, frontman degli “U.S.B.” insieme a Dj Jad (ex membro degli Articolo31), mi ha contattato per un featuring e stiamo lavorando su questo.
È domanda consueta chiederti quali sono i contatti che utilizzi sui social network.
Su Facebook c’è la mia pagina ufficiale “J- Sklera (ReRaise Clan) ”, ma potete trovarmi anche su Twitter come @J_SkleraRRC.
Prima di concludere questo colloquio, Flavio, ci puoi anticipare qualche live o evento che vi vede coinvolti nelle prossime settimane?
Lo scorso 30 novembre sarebbe dovuto uscire il video di “Ti Aspetto” con Dinho e Mixa, ma a causa di alcuni disguidi con le Ferrovie dello Stato (alcune scene dovevano essere girate in treno), l’uscita del clip è stata posticipata. Prossimamente ci sarà l’uscita di un EP mio e di Dinho, di un mio street album (cioè un album autonomo messo in pubblico dominio che non richiede delle basi originali) dal titolo “Funk Lab”, e, poi, sto anche lavorando ad un album ufficiale (poiché è sostenuto da un’etichetta dietro), ma uscirà con più calma perché mi ci voglio dedicare con tutto me stesso. In tarda primavera, inoltre, io e Mixa partiremo in tour con Mad Dopa che ci ha affidato il lieto compito di aprire i suoi concerti, partecipando anche in tutti i suoi show in quanto membri della KayaKilla Familia.
In queste settimane, nel corso delle nostre cinque interviste, abbiamo avuto la possibilità di conoscere, in maniera approfondita, cinque componenti della “Street Recordz Fam.”, Riccardo Dinho Seclì, Alfredo Pagano, Davide Mixa Toriano, Simone Bud Turco e Flavio J-Sklera Versienti. Pur avendo dei caratteri diversi e un proprio stile, i ragazzi hanno dimostrato di aver qualcosa in comune: la voglia di fare, la fiducia nel collaborare, la speranza nel futuro. Paisemiu.com rivolge un sentito e caloroso in bocca al lupo a tutti i ragazzi, rinnovando la nostra, e la loro, disponibilità per il futuro!
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