Lecce – Fabrizio Miccoli è indubbiamente il capitano, il leader e l’uomo copertina di questo Lecce che, messo in archivio un 2013 da dimenticare, ricerca la svolta nell’anno che si è appena inaugurato col Capodanno di lavoro al “Via del Mare”. Il riscatto dei giallorossi deve passare obbligatoriamente dai piedi e dalla testa del suo capitano, sulla via del recupero dopo un girone d’andata che l’ha visto ricercare il migliore stato di forma.
Anno nuovo, vita nuova – Il 2013 non è stato di certo il migliore anno della sua carriera, ma il primo giorno di lavoro del nuovo anno gli permette subito di tracciare la strada verso il riscatto personale e di squadra. Il principale pensiero va subito all’infausta annata passata: “Il 2013 non è stato bello per me perché c’è stata la retrocessione in B del Palermo ed una serie di avvenimenti extracalcistici dove sono stato coinvolto; spero che il 2014 sia diverso sia dal punto di vista professionale e personale e voglio ripartire dalla firma con il Lecce, episodio più bello dell’anno passato e capace di riscattare gli altri momenti più brutti”. Il campionato di Lega Pro si è rivelato più duro del previsto, soprattutto nel confronto con il girone A: “Lo sapevo che non sarebbe stato facile; il girone B, a differenza dell’A, ha tante grandi squadre e piazze che creano disparità. Noi siamo partiti male con mister Moriero perché sono mancate molte cose, ci sono stati molti infortuni e molti calciatori non hanno fatto il ritiro con noi a Montecopiolo. Il calcio è anche questo ma siamo sulla via del riscatto”.
Rincorrere sempre – Sugli obiettivi stagionali da pianificare il capitano giallorosso eclissa: “Dobbiamo pensare partita dopo partita; purtroppo non siamo secondi o terzi e dobbiamo solo rincorrere; a marzo vedremo i punti e la posizione in classifica e faremo i nostri conti”. L’attenzione di Fabrizio Miccoli si sposta poi sul prossimo impegno di sabato 4 gennaio, quando i giallorossi ospiteranno al “Via del Mare” la Salernitana: “Sarà una partita importantissima che ci dirà molto sulle nostre ambizioni; all’andata ricordo un match particolare con un primo tempo duro e aspro. Oggi però è un’altra storia e dobbiamo cercare di conquistare i tre punti in una gara che sarà combattutissima”.
“Tifosi fondamentali” – Fabrizio Miccoli “sente” molto sua la causa del Lecce, non si giustificherebbe altrimenti il gesto da vero capitano del post Lecce-Pisa, quando il “Romario del Salento” ha richiamato dei compagni che avevano già guadagnato la via degli spogliatoi per il saluto alla tifoseria: “L’ho fatto perché siamo una squadra e perché, al di là di tutto, i nostri tifosi sono fondamentali. Dopo il 4-1 di Benevento siamo andati da loro per fargli capire che il Lecce ha bisogno del suo pubblico e di conseguenza, nell’ultima partita casalinga prima delle vacanze, era giusto ringraziare e salutare i tifosi. Ora tutto è più chiaro”. Miccoli poi volge il suo appello alla tifoseria: “Possiamo e dobbiamo aspettarci più spettatori perché tra le squadre di vertice del campionato siamo quella con meno pubblico; in ogni caso capisco che qui la gente perde la voglia di andare allo stadio anche per episodi extracalcistici come la difficoltà per l’ingresso di una bandierina e le diffide per aver festeggiato la vittoria di un derby, ma io vorrei rivedere la Curva di una volta sempre piena”. Il capitano termina poi con gli obiettivi personali: “Devo arrivare minimo alla doppia cifra, devo star bene e allenarmi bene, ma sono contento, anche se vinciamo senza le mie segnature, come nella partita col Pisa”. Su eventuali movimenti di mercato con al centro il nome di Fabrizio Miccoli lo stesso chiosa: “Non lo dovete chiedere a me; io qui sto benissimo”.
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