Novoli (Le) – Da qualche giorno è scoppiata sul network più utilizzato dai web naviganti la mania del ‘Sei di … se…’.
Un gioco? Un nuovo tormentone? Un modo di trascorrere qualche minuto senza pensieri? Una sciocchezza da perditempo? Dipende.
Certo è che scorrere i vari post ci riporta per incanto a persone e situazioni che hanno caratterizzato la vita di ognuno di noi novolesi.
Ed è bello ritrovare amici, strade, personaggi, abitudini. Così come è interessante notare che anche chi è andato via da questo nostro paese per scelta o per necessità, si senta per un attimo parte integrante di un luogo del cuore che, una volta date le radici, ha tenuto tutti ben piantati in quella terra secca, arida ma cara e generosa.
L’identità difesa con la forza dei ricordi, il dialetto come valore aggiunto e da valorizzare, un senso di affetto fraterno spesso riposto negli angoli di una vita frettolosa e a volte fredda.
Non politica né cattiverie. Non pettegolezzi né offese.
Ricordi e sorrisi. Viaggi nel tempo che sanno di magia. Volti ritrovati e accarezzati.
Tutti in un abbraccio. Ancora una volta.
Sei di Novoli se ti lamenti del tuo paese, ma vuai a cinca ne parla fiaccu. Perché tu il tuo paese lo ami.
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