Lecce – Prende il via sabato 15 febbraio alle ore 20.30 e fino a sabato 22 febbraio, presso H24 Fabrika, piazzetta Santa Chiara – Vico Dietro Spedale Dei Pellegrini, “Le Fil Rouge”, un progetto nato dal sodalizio umano e professionale tra l’artista Luigi Cannone e il critico d’arte Rosanna Gesualdo, entrambi impegnati sul fronte della promozione della “cultura anti-mercato”.
“Con Le Fil Rouge intendiamo affiancare, partendo proprio qui da Lecce, le tante iniziative che in Italia tentano di opporsi al crimine della violenza contro le donne”. Così esordisce Rosanna Gesualdo, ideatrice del progetto. “… Il Femminicidio è un delitto di genere” spiega “e sta a indicare che le vittime sono tali in quanto donne. Donne la cui colpa è di essersi sottratte al ruolo imposto dalla tradizione, al controllo del proprio compagno, del proprio padre e dell’egemonia patriarcale in genere. La loro scelta di autodeterminazione le ha punite con l’ingiuria, con l’abbandono e con la morte morale e fisica. Solo perché ‘Donne e non Madonne!’ L’obbiettivo, quello di Le Fil Rouge come dei tanti altri progetti, resta quello di farsi veicolo della “cultura dell’emergenza”.
Ad aprire la serata sarà la voce di Santo Francesco Maria Muci che leggerà alcuni brani tratti da “La ballata del carcere di Reading” di Oscar Wilde.
Uccise perché donne, in quanto donne. Questo si evince osservando le tele di Luigi Giannone che, attraverso un processo di elaborata ricerca interiore, dà voce e colore al dolore e alla disperazione. L’abbraccio dell’uomo e artista è assoluto, silenzioso come una preghiera la cui invocazione è riassunta in un: “Mai più”.
Ad accompagnare quest’urlo, l’azione performativa “Ippazia” di Domenico Arces e Lucia Macrì che hanno voluto raccontare l’onere e la forza con cui una donna Ippazia, matematica e filosofa a cavallo tra il IV e V secolo, umiliò il mondo maschile con la sua cultura.
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