Concorso fotografico “Se dico donna, tu cosa dici? “: Valentina Calcagnile dice “Chiara” e vince.

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V. CalcagnilePorto Cesareo (Le) – Si è svolta lo scorso sabato sera, 8 Marzo, presso il Ristorante “Il Riccio” la terza edizione della “Giornata della donna differente” pensata dal Salotto Letterario di Porto Cesareo “Le Scapigliate”.

“Se dico donna, tu cosa dici?” il nome di un evento ricco di ospiti e di novità quello di quest’anno, tra cui anche una mostra-concorso fotografico.
“Le Scapigliate” hanno chiesto, infatti, di rispondere alla domanda che dà il nome alla serata a fotografi e appassionati di fotografia.
L’obiettivo, quello di delineare la poliedricità della donna, doveva essere sintetizzato in uno scatto; tutto questo al fine di stimolare la creatività degli artisti partecipanti e la riflessione degli spettatori.

Una commissione di esperti di fotografia, composta da Mauro Ragosta, Piero Maraca, Giovanni Parente, Pierangelo Vantaggiato e Luigi De Pascalis, ha valutato le foto esposte durante la serata.

Quattro i lavori in gara: “Il gusto del peccato” di Giulio Coluccia (Carmiano), “Vertor” di Margherita Fanizza (Porto Cesareo), “Forte come una donna” di Rocco De Pace (Porto Cesareo) e “…io dico Chiara” di Valentina Calcagnile (Leverano).

Proprio quest’ultima partecipante a spuntarla su tutti, senza ombra di dubbio tra la commissione: Valentina Calcagnile, 27 anni di Leverano, ma da due anni si è trasferita a Porto Cesareo perché qui ha trovato un lavoro e l’uomo della sua vita. Una ragazza minuta e timida, dallo sguardo umile ma sincero; stringe tra le mani, emozionata, la foto che l’ha incoronata vincitrice e che “racconta” la storia di un’amica, ma anche di tante donne…
Se dico donna...Noi di Paisemiu.com l’abbiamo incontrata questa mattina e l’abbiamo intervistata.

Quando nasce la tua passione per la fotografia? 

Ho frequentato l’stituto d’arte, sezione Pittura, e ho continuato il mio percorso di studi all’Accademia delle Belle arti di Lecce (mi manca qualche esame al diploma…) ed è stato proprio all’Accademia che mi sono avvicinata alla fotografia. Poi, grazie ad un caro amico, ho imparato a conoscere meglio quest’arte e per qualche tempo gli ho dato una mano per servizi fotografici di matrimoni e book vari.

Valentina, com’è è nata l’idea di partecipare al concorso?
È stata Chiara, una mia amica, a parlarmi del concorso. Insieme, poi, abbiamo voluto lanciare un messaggio forte rivolto a tutti: da anni Chiara lotta contro un tumore e volevamo trasmettere la sua forza a tutte quelle donne, e non solo, che si sentono deboli e sconfitte da quel male.

Lei è diventata, dunque, la modella ritratta nella tua foto: come siete arrivate allo scatto? È stata voluta la scelta del momento in cui Chiara si rasa?
Il suo sorriso e la sua autoironia sono state l’ispirazione, un’esplosione di forza che vorremmo fosse contagiosa. Il momento è stato voluto… La frase che accompagna la foto dice tutto: “La bellezza di una donna è altro. Lei, bella, lo è veramente”. 

Lei si rasa i capelli e ride, un gesto che invece di “sottrarle” la arricchisce?
Assolutamente si, abbiamo voluto trasformare il momento: lei rasa i suoi capelli, ma si arricchisce di coraggio e forza.

Il tuo scatto è stato perfetto, non solo a nostro parere: sei riuscita a raccontare “tutto questo”, tutta una storia in un attimo. Quali sono state le impressioni di questa esperienza e le sensazioni alla premiazione?
Grazie mille per il complimento, intanto. Innanzitutto avevo paura che il messaggio non arrivasse, ma non per lo scatto: Chiara la vedo talmente bella, che non riesco a notare la malattia. È emozionante vincere, soprattutto quando si è giudicati da professionisti così. Non vorrei sembrare “scontata”, ma la vera vittoria è essere riuscita a dare il Messaggio che volevamo dare con Chiara. Non posso che ringraziare gli organizzatori per questa opportunità e aspetto la prossima edizione per partecipare ancora.

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