Mi accingo ad analizzare una lettera del 1989 ingiallita dal tempo, una di quelle vere, con carta e penna biro, dove l’inchiostro scivola di getto sul foglio con vitalità ed energia, dove le parole assumono un valore e un significato diverso rispetto a quelle che si digitano da una fredda tastiera di PC. Quand’ero bambina e ragazzina, persino la carta era importante, il colore, il profumo della carta, la grana fina o grossa, la busta personalizzata…il francobollo…
Ci sono parole che solo attraverso una lettera scritta a mano si possono dire, emozioni segrete e paure difficili da condividere in solitudine. Ma questo appartiene al passato, ora non si usa più scrivere, si fa fatica persino a prendere appunti, ci siamo disabituati, stiamo diventando quasi disgrafici … e non solo.
Le parole vengono distorte, mutilate , private di consonanti o fonemi, si abbrevia, si economizza sulle parole, spesso sui contenuti, sulla forma. Non abbiamo tempo da perdere. Ci sono persone che per dimostrare un sentimento, amicale o amoroso, si inviano SMS quali: “TVB”, esprimendo così grandi emozioni!
Si potrebbe cominciare col riprendere a scrivere, ma scrivere sul serio, impugnando penna e foglio sulla scrivania e pasticciare anche, aggiungendo disegnini o altro, correggere e cancellare, aprire e chiudere parentesi e paragrafi… aprire la mente!
Dall’analisi del saggio odierno emerge una scrittura accurata, legata alla forma ed all’estetica di alcune lettere: ovvio che ci si trova dinanzi ad un soggetto attento all’esteriorità, la composizione delle lettere dà compostezza allo scritto privandolo di una certa fluidità e spontaneità.
Controllo della condotta e del comportamento in conformità a regole e valori socialmente condivisi ed interiorizzati.
Le lettere, oltre ad essere tracciate con alto valore estetico, escono dalla mano un po’ bizzarre, tipico di chi scrive come parla, un modo alquanto personalizzato di proporsi nell’amicizia e nel sociale, tramutando gli schemi acquisiti in atteggiamenti ed espressioni proprie, quasi ad essere unici e contraddistinguersi! La passione per l’arte e l’estrosità rientrano nel modo bizzarro di proporre le lettere.
Permalosità e ricerca della precisione, scaturiscono dall’accentramento del puntino della “i” sulla vocale: attenta a come parli ed a come ti rivolgi a me, potrei prendermela sul serio…
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