Il gustoso sughetto fumava: pesce, aglio, olio, prezzemolo, pomodori, pepe quanto basta. Andrea stava facendo l’ultimo assaggio mentre pensava a lei: Sara.
Era davvero da molto tempo che desiderava stare solo con lei, guardarla negli occhi e inebriarsi della sua dolcezza.
Quella sera, desiderava stupirla, ma con qualcosa di alternativo, perché sapeva quanto lei adorasse le cose originali, anche se semplici.
Era tutto pronto, Andrea aveva pulito la cucina e riposto la cena, preparata apposta per Sara, nei contenitori da portare via. Non era un cuoco perfetto, ma cucinava con passione e i risultati erano soddisfacenti, perché quasi tutti i suoi amici gli facevano complimenti e dimostravano di apprezzare la sua cucina. Qualche minuto ancora e lei avrebbe bussato alla sua porta, lo avrebbe inondato di dolci sensazioni e piacevolmente confuso.
“Ciao! Sono in ritardo?” Disse la giovane donna sfoggiando un sorriso ammaliante.
“Solo… qualche minuto… Non ti preoccupare! Forza! Dammi la mano e vieni con me!” Propose con enfasi Andrea, prendendo varie buste.
“Ma… dove andiamo?! Non dovevamo cenare a casa?” Rispose confusa Sara.
“Non posso dirti nulla adesso eccetto il fatto che questa sera faremo una cena un po’ diversa dal solito e tu ora ti devi fidare di me!”
“Va bene! Sono sicura che sarà una serata molto interessante!”
Era una fresca sera di primavera e l’auto di Andrea percorreva la strada statale che portava al mare. I finestrini aperti facevano volare i lunghi capelli di Sara. Ogni tanto lui si girava a guardarla, ma l’imbarazzo gli impediva di fare altre mosse. Le sorrideva e poi si riconcentrava sulla guida.
Giunsero in una spiaggetta deserta. Andrea parcheggiò l’auto e invitò Sara a scendere. Quest’ultima lo seguì fissandolo con stupore ed ammirazione. Il cuore del giovane palpitava a più non posso. Una valanga di pensieri attanagliavano la sua testa: e se non le fosse piaciuto il posto? E se tutto le fosse sembrato banale?
Sara, allora, sciolse il ghiaccio chiedendo se poteva fare delle domande visto che erano giunti a destinazione. A quella richiesta Andrea sussultò al solo pensiero di cosa avrebbe voluto domandargli, ma celò la sua ansia chiedendole di avere la pazienza di attendere ancora qualche minuto e ne approfittò per chiederle se potesse bendarla. Sara annuì divertita e si sedette sulla sabbia, mentre di fronte a lei Andrea stese un telo, mise il vino in un decanter, posizionò due calici e, al centro, mise un candeliere. Poi servì la zuppa di pesce in due piatti celesti e posizionò intorno alcune fette di pane tostato cospargendo i piatti con abbondante prezzemolo. Infine posizionò posate e tovaglioli e, con le mani che gli tremavano, sciolse la benda a Sara. La fissò per capire dai suoi occhi le sue sensazioni e il suo cuore si riempì di gioia nel vederla commossa e sorridente allo stesso tempo.
“È bellissimo Andrea! Poi… poi adoro il mare, il pesce e… le sorprese! Tu non finisci mai di stupirmi!”
“ Mi riempi di gioia con queste parole, Sara, ma…. aspetta… almeno… assaggia la mia nuova ricetta prima di giudicarmi come cuoco… l’ho chiamata “la prezzemolina”, ma voglio vedere se riesci a capire qual è l’altro ingrediente segreto… sai… è nascosto…”
“Oh, che onore! Allora assaggio… uhmmm, è squisita!”
“Allora? Pensi di aver capito l’ingrediente segreto?!”
“Non saprei… quanto tempo ho per risponderti?”
“Non oltre questa notte! Scherzo! Va bene, forse è meglio fare un brindisi ed esprimere un desiderio!”
“Ci sto! Io brindo a questa serata speciale e mi auguro di gustare altre tue prelibatezze!”
“Sarà un piacere accontentarti. Io… invece faccio questo brindisi affinché tu non possa mai mancare nella mia vita, perché ormai le mie giornate sono belle e piene, perché trascorrono e si nutrono del tuo pensiero dall’alba al tramonto!”
Sara apprezzò tanto quelle parole e si avvicinò ad Andrea per ricambiarlo con un intenso bacio. Poi lui la fermò un attimo e le sussurrò all’orecchio: “Sai qual è l’ingrediente della mia ricetta? Lo vuoi sapere amore?”
“Sì, sono curiosa.” Rispose lei guardandolo con passione.
“Beh, l’ingrediente segreto sei tu… non ha nulla di speciale che l’amore con la quale l’ho preparata per te. Ti amo, Sara.”
Così, in una sera di primavera, due anime s’incontrarono e si amarono attorniate dai profumi della natura selvaggia. Suggellarono il loro amore deliziandosi di sapori e gusti che il cuore avrebbe ricordato come testimoni del loro amore.
Forse Andrea e Sara sono l’emblema di ogni coppia. Costoro rappresentano il vero amore che vive e si alimenta di un ingrediente fondamentale e cioè il fatto di considerare “il sale della propria vita” la persona che si sceglie di avere accanto…
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