Il 7 agosto, a Casalabate, va in scena il vernacolo: “Alli saputi ni càtenu li causi”

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La calura avanza e le lancette dell’orologio implacabili scandiscono le lunghe ore agostane. Un’oasi di divertimento è riservata ai villeggianti, ai turisti e a coloro che facilmente raggiungono la marina di Casalabate per gustarsi una pièce in vernacolo.

La trama non lascia fraintendimenti, è tutto lì il senso della commedia che sarà rappresentata il 7 agosto alle ore 20,30 in piazza Lecce, presso la Casa te l’Abate, come veniva definita la località balneare anticamente.

Il titolo è “Alli saputi ni catenu li causi”, l’autore del pezzo teatrale Livio De Carlo, spentosi 4 anni fa circa nella sua Vernole. L’attore-autore si caratterizza come artista dalle forti tinte polemiche raffigurando la realtà del quotidiano che generalmente attraversa il destino della gente comune. Lo stile suo proprio mira a testimoniare una “morale” che vuol significare onestà e genuini sentimenti, il tutto condito da una vena comica particolarmente trascinante. La giovane da maritare rappresentata in salsa salentina è l’humus della commedia brillante prescelta dalla Compagnia Nord Salento Teatro di Trepuzzi che si esibisce volendo portare il segno tangibile avente come finalità la risata che rigenera, energizza, e conferisce uno spirito solidale alla platea che condivide gli eventi estivi più frequentati. E la storia lo consente, visto che tratta l’antico tema della scelta della preferita da sposare.

L’opera è un libero adattamento da “La scuola dei mariti” di Molière. Agostino e Antonio due fratelli molto diversi l’uno dall’altro a cui sono state affidate tre ragazze dai genitori prima di morire. Antonio ha una mentalità moderna mentre Agostino veste all’antica ed è una persona molto sicura di sé. Il primo lascia le giovani donne che in un certo senso ha adottato libere di uscire, di incontrarsi con i ragazzi, di vivere la loro vita di giovani. Agostino invece crede che tenendo chiusa la sua protetta, che tra l’altro vuole sposare, farà quello che vuole lui. Ma credere di conoscere il prossimo specialmente di sesso femminile, ritenere di assoggettarlo alla propria volontà porta il protagonista a scontrarsi con una realtà   ben diversa e per dirla in pillole  rimane in …brache di tela.