Gente comune che vive comuni vite. E poi? Cos’è che cambia una vita normale? Può essere una vittoria o una sconfitta, può essere una conquista o una perdita, può essere una nascita o una morte. È quello che accade nella famiglia Jarrett quando a morire è un ragazzo che viveva felice nella periferia di Chicago.
“Gente comune” esce in Italia il 26 febbraio 1981 e narra la storia di una trauma vissuto da un giovane che ha visto il proprio fratello morire in una tempesta in mare. È la storia di un ragazzo che con l’aiuto di un uomo, uno psicologo viene condotto verso la consapevolezza che questo trauma non potrà portarselo dietro per sempre.
“Gente comune” è una pellicola che mette in risalto quanto i giudizi della gente facciano paura e quanto influiscano nelle vite delle persone, portando all’infelicità e a volte, come accade in “gente comune”, in una incapacità di amare.
La regia di Robert Redford fu apprezzata e premiata con un Oscar alla migliore regia nel 1981, e allo stesso tempo ricevette critiche per le alte ambizioni che Redford sembrerebbe aver avuto essendo questo il debutto come regista. Pare che, secondo la critica, il film propose argomenti troppo profondi trattandosi di un primo lavoro. Fatto sta che con Donald Sutherland, Mary Moore, Timothy Hutton la pellicola riesce a trasmettere emozioni e far riflettere su temi come la presenza familiare e il contatto umano che a volte viene a mancare; fa riflettere sui giudizi di una società stereotipata e sui problemi adolescenziali che alcuni giovani si trovano ad affrontare, con non poche difficoltà.