Siamo a New York, e il 1985 scorre tra le strade di una Manhattan in cui si fanno sempre più vive la frenesia, le corse in una società che cresce, fugge e dove il denaro occupa un posto importante. È questo il mondo in cui si svolge la storia di Gordon Gekko e Bud Fox messa in scena dal regista classe ’46 Oliver Stone.
Con tre premi Oscar, Stone crea un perfetto esempio del mondo della finanza degli anni ’80, affidandosi a interpreti come Michael Douglas e Charlie Sheen, che in maniera impeccabile hanno ricoperto dei ruoli che li hanno condotti al successo.
La figura spietata di Gordon Gekko, probabilmente ispirata a Carl Icahn, un imprenditore diventato un multimiliardario col passare degli anni grazie alle sue manovre finanziarie, porta Douglas alla vittoria di un Oscar, di un Golden Globe e un Donatello che lo consacrano come attore. La complicità tra i due protagonisti crea suspense e incuriosisce lo spettatore in questa pellicola dove fame di denaro, avidità e una finale presa di coscienza creano una storia che fa tenere ben aperti gli occhi e non annoia mai. Il desiderio implacabile e la spietatezza di un uomo riassunti nel celebre discorso di Gordon Gekko, sono umani e si potrebbe aggiungere terreni desideri dell’uomo. Non a caso le parole recitate sono in realtà ispirate a un reale discorso del finanziere Henry Kravis, perché seppur essendo un film, rappresenta realisticamente quello che la società cercava e tutt’ora cerca ansiosamente, convinta di trovare la vera felicità.
Le riprese svolte tra il 24 aprile e il 4 luglio 1987 sono costate ben 15 milioni di dollari, ma sono state ripagate grazie ai tanti riconoscimenti e agli incassi che hanno superato i 50 milioni. La pellicola tuttavia ha subito un taglio di quasi 40 minuti a causa delle numerose scene in cui si mostra la relazione sessuale tra Bud e Kate. Un taglio però che non ha penalizzato l’opera cinematografica e ha ottenuto le sue soddisfazioni.