Novoli (Le) – La pandemia incombe ma non ferma la protesta dei lavoratori italiani di ogni ordine e grado, in modo particolare delle piccole, medie e grandi imprese e delle attività commerciali costretti tutti a chiusure forzate a botta di DPCM in nome della salute pubblica.
A Novoli si fa sentire l’associazione ARACOF (un’organizzazione nata per mettere insieme i commercianti del posto al fine di incentivare lo sviluppo del commercio locale, facendo rete ed offrendo agli avventori particolari condizioni di prezzo ed agevolazione negli acquisti).
“Aracof è vicina ai propri associati – scrive in una nota il consiglio direttivo – e ne accoglie la protesta di alcune categorie: l’apertura simbolica della propria attività per la mattina di Sabato 3 Aprile 2021. Ancora una volta molte attività restano chiuse trovandosi in serie difficoltà. La nostra protesta è un monito per tutti coloro che non si vogliono fermare, lavorando nell’illegalità. Quest’irresponsabilità porta al rischio di un prolungamento della chiusura. Il nostro invito a fermarsi è rivolto in particolare a chi svolge abusivamente attività come parrucchieri e/o estetiste, e sensibilizzare le attività aperte a rispettare i codici Ateco che regolano la vendita di beni di prima necessità, a tal proposito sono state già informate le autorità di polizia locali in modo da intensificare i controlli su tutto il territorio. Dobbiamo rispettarci tutti – conclude la nota di ARACOF -: il sacrificio non deve essere solo di pochi, non deve passare l’idea che le attività legali che sono state chiuse e che pagano il prezzo più alto a livello economico debbano vedersi “Beffate” da chi non ha mai regolarizzato il proprio lavoro.