Brindisi – Una giornata di quasi estate, di quelle che hai tanta voglia di andare al mare piuttosto che a scuola ma un attimo dopo la ricordi come una tragedia.
È già passato un anno da quel tragico 19 Maggio, giorno che la città di Brindisi, il Salento e l’Italia intera non dimenticheranno mai. Momenti di angoscia dopo la tremenda notizia di “una bomba a scuola!”.
Tutti i genitori in ansia: ”quale scuola? E se fosse quella di mio figlio?”.
Alle 7:42, il reo confesso Giovanni Vantaggiato, nascosto dietro l’edicola ma per fortuna intercettato da una telecamera, anch’essa nascosta, schiaccia il pulsante.
Vicino la scuola Morvillo-Falcone di Brinidisi esplode un ordigno con tre bombole di gas, spargendo sangue e terrore.
Perde la vita Melissa Bassi a soli 16 anni; altre 5 studentesse restano ferite: Selena Greco, Sabrina Ribezzi, Azzurra Camarda, Vanessa e Veronica Capodieci.
Quell’attentato ha provocato dolore, rabbia, sdegno e, peggio, ha portato via Melissa; i ragazzi non ci stanno e lo vogliono dire con le loro t-shirt “Io non ho paura”.
«I ragazzi non devono aver paura di andare a scuola, che penso sia la cosa più terribile che possa capitare, perché la scuola è un posto in cui si va ad imparare, per stare insieme agli altri, per entrare nella società» ha spiegato il ministro Carrozza al momento della consegna della maglietta da parte di alcuni alunni.
Questa mattina i ministri dell’Istruzione e dei Beni Culturali, Maria Chiara Carrozza e Massimo Bray, hanno partecipato alla cerimonia di commemorazione che si è svolta davanti all’Istituto professionale per i servizi sociali, il vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, ha deposto un fascio di fiori bianchi davanti alla stele che ricorda Melissa.
«Un gesto di follia ha portato via Melissa Bassi. Dedico alla sua famiglia, ai ragazzi, ai docenti l’abbraccio di tutto il Senato», ha detto il vicepresidente Valeria Fedeli portando a Brindisi il “cordoglio di tutto il Senato”. «Spero che il calore di tutta la comunità nazionale arrivi in particolare alla signora Rita e al signor Massimo e sia loro d’aiuto – ha detto – per trovare il coraggio di non cedere al dolore. Quel gesto di follia in un istante vi ha sottratto il futuro e la speranza, ciò che è successo in questa scuola un anno fa ha dilaniato, dovete esserne sicuri, il cuore di tutto il Paese».
Le iniziative commemorative continuano stasera a Mesagne, città dove viveva Melissa: alle 18.30, la messa nella Chiesa di Santa Maria in Betlemme, e, a seguire, alle 20,30 la fiaccolata per le strade della città con raduno a piazza Garibaldi.
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