La ministra degli Interni è giunta in visita a Carmiano, Comune sciolto per infiltrazioni mafiose nel Dicembre 2019, proprio al fine di partecipare alla cerimonia di consegna della ex abitazione di via Lecce per la quale era stato disposto il sequestro e la successiva confisca nel 2013, divenuta poi definitiva dopo il pronunciamento della corte di Cassazione nel 2015.
«Una giornata positiva. L’auspicio è che questo diventi un luogo che testimonia la presenza dello Stato, dove vengono forniti servizi a favore della collettività». Questa la dichiarazione del Ministro in apertura di cerimoniale.
Dopo il taglio del nastro, la responsabile del Viminale è entrata nel merito dell’intervento dello Stato a Carmiano. «La consegna di oggi testimonia il prezioso e complesso lavoro dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’attività dell’Agenzia rappresenta un punto qualificante del sistema antimafia italiano, modello di riferimento anche in ambito internazionale, perché, oltre a colpire le mafie nei propri interessi economici, consente la restituzione in favore della collettività dei beni sottratti al crimine organizzato, inserendoli in un circuito di legalità».
L’edificio di Via Lecce è stato un “jolly” nell’inchiesta che ha portato allo scioglimento dell’amministrazione comunale a Carmiano. L’immobile rientrava infatti nella disponibilità dei beni sequestrati a Lucio Riotti, 55enne già condannato per associazione mafiosa, il cui nome figura in due operazioni, Twilight e Clean Game, portate a termine dalle forze dell’ordine e coordinate dalla Procura contro le attività illecite nel campo delle slot machine e dell’usura. L’immobile era stato formalmente assegnato al Comune per scopi sociali dal 2017, ma è rimasto in questi anni, di fatto, abusivamente occupato. É stato acquistato e recuperato, a partire dal Maggio 2020, con interventi di manutenzione e verrà destinato a un progetto di particolare rilievo dal punto di vista assistenziale e sociale. Attualmente, è stato affidato alle associazioni che si sono aggiudicate il relativo avviso, pubblicato nei mesi scorsi dal Comune e nell’ambito della procedura dell’Agenzia nazionale, vale a dire la Lilt e l’Avis Lecce che in quei locali hanno predisposto l’allestimento della Casa della Salute.
L’apposita procedura di evidenza pubblica ha permesso di individuare, nell’ambito del terzo settore, dei nuovi soggetti gestori dell’immobile per il quale sono state escluse altre destinazioni, tra le quali quella di ospitare la nuova sede della stazione dei carabinieri, per assenza di autorimessa e per mancanza dei requisiti di difesa passiva.
Come ha affermato la ministra Lamorgese, “qui c’era l’illegalità, ma da domani questo luogo sarà dedicato alla cura delle persone”, testimoniando la presenza e l’intervento dello Stato in un comune che a breve ritornerà alle urne con una grossa responsabilità: il rinnovo del Consiglio Comunale.