Trepuzzi (Le) – Preso. Fabio Antonio Perrone, ergastolano 42enne di Trepuzzi, è stato arrestato all’alba di oggi al termine di un blitz che ha visto impegnati anche gli agenti della polizia penitenziaria. Gli uomini della prima sezione criminalità organizzata e catturandi lo hanno sorpreso e bloccato dopo un disperato tentativo di fuga, senza neanche dargli il tempo di reagire. Il ricercato si nascondeva a Trepuzzi in via 2 giugno, in manette anche un presunto fiancheggiatore del 42enne.
La mattina del 6 novembre Perrone era stato trasportato sotto la scorta di due agenti della penitenziaria dal carcere di Borgo San Nicola nel reparto di Chirurgia endoscopica del “Vito Fazzi” per essere sottoposto a colonscopia. Privato delle manette, con una mossa repentina aveva strappato la pistola d’ordinanza dalla fondina di uno degli agenti, ingaggiando un cruento conflitto a fuoco, ferendo gravemente di uno dei due a una gamba e di striscio un anziano. Poi, come nella più classica delle scene cinematografiche, era fuggito prima per le scale e poi rubando l’auto a una donna che si trovava nel parcheggio. Da quella mattinata di sangue e terrore di Perrone, alias “Triglietta”, si sono perse le tracce.
Fabio Perrone era stato condannato all’eragastolo perl’omicidio volontario del montenegrino Fatmir Makovic e per il tentato omicidio del figlio di quest’ultimo, avvenuto la notte tra il 28 e il 29 marzo del 2014, all’interno del bar Gold di Trepuzzi.
Si è giunti all’arresto al termine di un capillare lavoro investigativo e di controllo del territorio. Da settimane, infatti, la squadra mobile gli stava facendo terra bruciata intorno, controllando ogni possibile canale di rifornimento e sostentamento del ricercato.