Controlli “porta a porta” a San Pio: individuati 313 evasori Tari

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Lecce – Accertamenti “porta a porta” nelle zone più colpite dagli abbandoni di rifiuti nei cestini ai bordi delle strade, incrocio di banche dati Tari, Monteco e Anagrafe, analisi dei sacchetti abbandonati per individuare il trasgressore. Sono le attività messe in atto dai settori Ambiente – capofila, con l’ufficio del D.E.C –, Tributi e Polizia Locale nel quartiere San Pio nell’ambito del progetto finalizzato al contrasto all’abbandono dei rifiuti in città e al recupero dell’evasione fiscale Tari, concluso il 15 febbraio scorso.

Dopo la prima sperimentazione nel quartiere Leuca, il nucleo intersettoriale ha concentrato la sua attività su uno dei quartieri dai quali provengono più frequentemente segnalazioni da parte dei cittadini, San Pio. In particolare l’attività si è svolte in 68 vie del quartiere, nelle quali vivono circa 5mila nuclei familiari e si trovano numerose attività commerciali.

I risultati, esposti oggi dall’assessora Angela Valli in Commissione Ambiente, consistono nell’individuazione di 313 nuclei evasori totali del tributo, la cui posizione è stata trasmessa al settore Tributi per gli accertamenti del caso, l’acquisizione immediata di nuove 154 autodenunce Tari (nuclei non in regola che ora potranno ritirare il kit per la raccolta differenziata) delle quali 22 relativa ad utenze non domestiche, 53 verbali per mancanza di dotazioni di servizio. L’attività ha portato ad un implementazione della Tari ordinaria 2021 pari a 49.782,00 euro e al recupero dell’evasione per omessa dichiarazione pari a 300.273,00 euro.

L’attività si è svolta in questo modo: in una prima fase il personale comunale ha mappato il territorio, acquisito documentazione fotografica sugli angoli maggiormente colpiti e individuato – dove possibile – gli autori degli abbandoni attraverso elementi di riconducibilità presenti nei sacchetti. Le strade adiacenti sono state percorse da controlli “porta a porta” durante i quali la Polizia Locale ha verificato la presenza dei kit per la raccolta differenziata e la corrispondenza dei codici alfanumerici all’intestatario del Tributo. I controlli sono avvenuti in maniera mirata grazie all’incrocio tra gli elenchi dei residenti e le banche dati Tari (la lista dei contribuenti) e Monteco (la lista degli assegnatari delle dotazioni), il cui incrocio ha fatto emergere da subito incongruenze, dal punto di vista fiscale ma anche anagrafico.

Sono stati riscontrati casi di appartamenti con utenze intestate al proprietario dell’immobile ma i cui occupanti risultavano sprovvisti di kit per la differenziata, soggetti non residenti in città e non iscritti al ruolo Tari (molti studenti universitari), soggetti Tari deceduti, soggetti dotati di kit intestati a precedenti occupanti o ad utenti residenti in altre unità immobiliari, kit e utenze intestate a soggetti non più residenti a Lecce e anche soggetti Tari non più in possesso di mastelli.

Una casistica articolata che ha richiesto da parte degli addetti del settore Ambiente un impegno particolare – anche per la presenza di numerosi residenti stranieri – relativo all’illustrazione e spiegazione delle corrette modalità di conferimento dei rifiuti, della funzione dell’autodenuncia Tari, oltre che la convocazione di numerosi proprietari di immobili concessi in locazione, ai fini della ricostruzione e regolarizzazione delle varie posizioni Tari.

Sul lato degli accertamenti anagrafici, la mappatura “porta a porta” ha portato al censimento di 451 cittadini non più residenti a Lecce ma che risultano ancora iscritti negli elenchi del settore Servizi Demografici.

L’abbandono dei rifiuti e l’evasione della Tari sono fenomeni strettamente collegati e l’attività svolta a San Pio lo conferma con evidenza – dichiara l’assessore all’Ambiente Angela Vallisulle strade del quartiere dove si è intervenuti per ricondurre al corretto conferimento dei rifiuti tramite l’adesione al ruolo Tari e l’utilizzo dei kit per la differenziata gli abbandoni sono drasticamente diminuiti. Ringrazio per questo lavoro prezioso tutti i dipendenti comunali coinvolti, del settore Ambiente, Polizia Locale e Tributi, i quali hanno svolto un lavoro eccellente che occorre rendere strutturale. Da maggio saremo impegnati con lo stesso progetto nel centro storico, per cui invito i cittadini alla collaborazione e invito coloro i quali si trovano in una situazione di irregolarità o incertezza a rivolgersi agli uffici comunali per non farsi cogliere impreparati”.