Un venerdì sera del ponte dei defunti, ragazzi e ragazze gioiosi chiacchierano, mangiano e bevono in uno dei luoghi più popular di Lecce, tra piazzetta Santa Chiara e via Federico d’Aragona, la zona della Movida. Spesso acquistano bevande dai locali vicini, servite rigorosamente in bicchieri di plastica dopo un certo orario, per motivi di sicurezza. In questo i commercianti sono bravissimi, onde evitare le dure sanzioni a cui andrebbero incontro. Certo, più difficile controllare l’età dei giovani, il limite alla maggiore età nell’acquisto di birra.
È semplicissimo aggirare l’ostacolo, basta chiedere aiuto ad un amico più grande per poter bere la birra. Ma in fondo sono ragazzate se non si è troppo giovani e se si fa solo un sorso o poco più. Così come l’acquisto di sigarette dalle macchinette automatiche, così come l’acquisto di qualunque cosa si possa immaginare dalle macchinette automatiche erogatrici del tutto, fazzoletti, snack, bibite, detergenti, cartine, filtrini e chi più ne ha più ne metta.
Ed ecco sbucare tra tutte questi merci una fila di accendini neri con un adesivo, chiaro e tragico allo stesso tempo. In bianco e nero di lontana memoria. Moneta infilata per prenderlo, la ruota gira, si apre lo sportello ed eccolo finire nelle mani di un’adolescente. Lei però non ci sta proprio a vedere l’immagine del duce con la mano alzata ed una frase che inneggia al fascismo. Fotografa, mi cerca, denuncia. Ha 15 anni ma una bella testa. Perché i “ giovani” se conoscono la storia sanno bene cosa è giusto e cosa no. E noi la smetteremo una buona volta di considerarli alienati dai cellulari. Un brava a lei, un compito a noi, denunciare.
L’erogatore è quello all’angolo opposto a piazzetta Santa Chiara, tra locali vari e a pochi passi dalla chiesa Ortodossa. Ora tocca capire come segnalarlo alla ditta, non essendo apposto nessun numero di telefono.