Don Luigi Ciotti, sacerdote di frontiera, fondatore del gruppo Abele e di Libera, il 25 maggio incontra gli studenti di Martano

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Martano (Le) – Grande emozione all’I.I.S.S. “Salvatore Trinchese” di Martano che ospiterà, il 25 maggio prossimo,Don Luigi Ciotti, sacerdote di frontiera, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, associazione dei familiari delle vittime delle mafie.

Ancora una volta Don Luigi sarà presente in prima linea in una scuola, convinto, come più volte ha dichiarato, che essa “non possa essere lasciata sola nell’educare i ragazzi alla legalità, ma occorra un piano di intervento fondato sull’incontro degli studenti con i soggetti istituzionali: magistrati, prefetti, questori, carabinieri, oltre a intellettuali e imprenditori che possano rappresentare punti di riferimento e modelli per non perdere la strada maestra”.

Dello stesso avviso il Dirigente del Trinchese, Alieta Sciolti, che ha voluto e fortemente sostenuto il progetto sulla Legalità, un percorso pluriennale portato avanti dal Trinchese già da 3 anni.

L’incontro con Don Ciotti, infatti, sarà per i ragazzi l’ennesima occasione di confronto con chi la mafia la conosce bene e la combatte senza risparmiarsi. Il progetto quest’anno si è aperto con l’incontro con i rappresentanti di Libera. I ragazzi hanno riflettuto sull’importanza di associare i nomi alle vittime di mafia perché dietro ognuno di essi vi è stata una persona, con la sua storia, i suoi affetti, i suoi ideali irrinunciabili. Nel secondo appuntamento con la legalità gli alunni hanno conosciuto il magistrato Cataldo Motta, uomo che ha piegato la SCU in un periodo in cui sferrava ogni giorno i suoi colpi insidiosi, uscendo vincitore da ogni battaglia ma convinto, purtroppo, che la guerra alle mafie non avrà mai fine.

Un’ulteriore importante opportunità per riflettere sul valore della coerenza e della giustizia quella offerta da Simona Dalla Chiesa che ha presentato il suo libro “Un papà con gli alamari” parlando a un pubblico giovane ma attento del generale Dalla Chiesa e della sua famiglia, negli aspetti più delicati e profondi, mettendo in evidenza che non si nasce eroi ma, partendo dal proprio vissuto, si può fare tanto per far prevalere la giustizia sulle più svariate forme di illegalità.

L’incontro con questa donna forte ha lasciato il segno negli studenti che le hanno posto i loro interrogativi protraendo il confronto ben oltre il previsto e ringraziandola, infine, per aver ricordato a tutti che amare vuol dire prima di tutto rispettare se stessi e gli altri.

Ma il percorso sulla legalità ha previsto tanto altro: l’incontro con il Presidente del Tribunale Amministrativo di Lecce, Dott. Antonio Pasca, e quelli proposti dall’associazione “L’Orizzonte” di Martano che ha dato ai ragazzi la possibilità di conoscere il sig. Luigi Leonardi, l’imprenditore che denunciò i clan camorristici “esattori” del pizzo, e il testimone di giustizia Antonino Bartuccio, “sindaco per un anno” di Rizziconi nella piana di Gioia Tauro, responsabile di aver pestato i piedi alla ‘Ndrangheta che per questo fece sciogliere il Consiglio comunale. Uomini che hanno cambiato per sempre la loro vita per sottrarsi alle “regole della criminalità. “La legalità non è una moda e non è una sfida da portare avanti quando non c’è nulla da perdere, c’è una sola strada da seguire” ha affermato il dottor Bartuccio. E i ragazzi hanno compreso il messaggio, perché questi uomini hanno ciò che i mafiosi non avranno mai la libertà e il sorriso.

E adesso…  800 studenti al Trinchese aspettano con trepidazionedi conoscere Don Ciotti.