Novoli (Le) – I tanti creditori della Fondazione Fòcara di Novoli, ente a partecipazione pubblica che si occupava, fino al gennaio del 2018, della programmazione e realizzazione dell’evento dell’inverno pugliese denominato ”I Giorni del Fuoco – la Focara e la Festa di Sant’Antonio Abate” hanno scelto, votando a favore della proposta formulata da Giuseppe Positano, docente aggregato di diritto Commerciale presso Unisalento.
E’ stato il professionista incaricato dal Tribunale Commerciale di Lecce a stilare, infatti, nelle scorse settimane la relazione finale di accordo a saldo e stralcio proposto alle tante aziende e professionisti che da anni attendono il pagamento dei loro compensi, dopo che il commissario straordinario della Fondazione stessa, aveva avviato l’iter per la risoluzione dell’annosa e complicata situazione debitoria attraverso la composizione della crisi da sovra-indebitamento.
Un lungo ed ampio lavoro, quello di Positano, fatto sia di ricostruzione che d’individuazione di numeri e percentuali, contratti, estratti conto bancari, decreti ingiuntivi, atti di pignoramento e tanti altri documenti, rilevatisi utili a stilare il totale dei debiti contratti dall’Ente partecipato da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Novoli, sia di mediazione tra le parti, e compiuto per proporre un risarcimento a saldo e stralcio per i debiti accumulati negli eventi organizzati dal 2016 al 2018.
Una montagna di debiti per intenderci, pari a ben 1.137.691,99 suddivisi tra 335.610,39 euro vantati da creditori privilegiati, definiti tali perché avevano già citato in giudizio la Fondazione Fòcara e che saranno risarciti con il 38% della somma totale spettante; e di altri 802.081,60 euro di creditori chirografari, risarciti invece al 20% della somma avanzata.
E’ lo stesso professionista leccese a spiegarlo con chiarezza nei documenti inviati agli aventi diritto ai rimborsi, atti suddivisi in due parti: una tabella con i nomi dei creditori, le somme originarie pattuite e la percentuale spettante oggi dopo il lavoro svolto dall’organismo di composizione della crisi da sovra-indebitamento; un altro documento composto da 14 pagine e recante l’intera relazione a firma del professor Positano.
Ma torniamo ai fatti delle scorse ore ed a quello che accadrà a stretto giro per la Fondazione Fòcara. Sostanzialmente la fase della votazione ha coinvolto tutti i creditori, e si è di fatto conclusa, con la proposta di accordo proposta dall’Ente che ha ottenuto l’approvazione, il consenso e l’adesione di circa l”80 % dei creditori, quindi l’intesa può dirsi raggiunta. Ora, terminata la fase della votazione, inizia la fase istituzionale al cospetto di un tribunale, nel senso che si passa ad un’altra fase, la più importante dell’iter, fase definita di omologazione della proposta d’accordo con l’udienza fissata il 15 marzo del 2021. I creditori, in sede giudiziale, possono presentare chiaramente e seconda delle loro intenzioni o esigenze, contestazioni o osservazioni alla proposta d’accordo che verranno poi valutate prima e decise e risolte poi, dal giudice competente in fase di omologazione. Ove la stessa omologazione, all’esito dell’udienza del 15 marzo, dovesse essere accordata dal Tribunale, è chiaro che l’accordo risulterà essere efficace anche nei confronti di tutti i creditori, pure di coloro che hanno votato contro la proposta di accordo. Diversamente, ove l’omologazione non dovesse essere accordata dal giudice, la procedura verrà archiviata e quindi la palla ripasserebbe nella mani della Fondazione Fòcara che per il tramite del suo commissario straordinario Giuseppe Venneri assumerà le relative determinazioni a riguardo la questione debitoria.