Gallipoli (Le) – Al termine di specifica attività investigativa finalizzata al contrasto del diffuso fenomeno delle frodi on line, gli agenti del Commissariato di Gallipoli hanno denunciato quattro persone ritenute responsabili di truffa nei confronti di tre malcapitati utenti di siti di e-commerce, residenti nel comprensorio di Gallipoli.
Tutto è scaturito dalle denunce delle vittime, presentate quando in loro è subentrata la rassegnazione di non poter più ricevere gli oggetti acquistati.
Le indagini hanno dimostrato che si è trattato di operazioni eseguite sulle bacheche virtuali di un noto sito di aste on line, nel quale era stata pubblicata la vendita dei prodotti regolarmente acquistati ma mai arrivati a destinazione.
In tutte le situazioni accertate le vittime erano state attirate dalle proposte d’acquisto in ragione delle singole caratteristiche degli oggetti, descritti come perfettamente funzionanti e mostrati come nuovi, ma soprattutto per via del prezzo evidentemente competitivo.
Nel primo caso, due truffatori hanno raggirato un uomo di Gallipoli che aveva acquistato un cellulare versando il corrispettivo di 330 euro su una carta postepay, risultata nel corso delle indagini utilizzata dagli stessi autori della frode, un 55enne, residente in provincia di Milano e un 44enne residente in provincia di Bergamo, due truffatori seriali con numerosissimi precedenti giudiziari a carico. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per truffa in concorso.
Nella seconda vicenda, la vittima è un uomo originario di Gallipoli, truffato, questa volta, da una giovane donna residente nella provincia di Cagliari. Si tratta di una 19enne con alle spalle un repertorio di denunce per reati specifici tale da farla reputare, nonostante la giovane età, estremamente esperta in operazioni fraudolente. Come nel primo caso, la truffatrice, dopo aver intascato una somma di circa 500 euro, ha fatto perdere le tracce omettendo di spedire l’oggetto, un nuovo smartphone Samsung di recente produzione.
Nel terzo caso a rimetterci è stato un giovane del posto, anch’esso truffato a distanza da un 32enne residente nella provincia di Messina che aveva intascato illecitamente 180 euro per la vendita di un notebook. L’uomo è stato identificato al termine di un’articolata indagine che ha richiesto il coinvolgimento di istituiti bancari, uffici postali, gestori di telefonia e uffici comunali. La cospicua documentazione ottenuta ha consentito di raccogliere un’importante quantità probatoria, funzionale a sostenere l’accusa di truffa nel corso del procedimento giudiziario.