Lecce – Gradualmente si ridimensiona il caso – e con esso anche il numero – dei dipendenti comunali assenteisti (precisamente 5 del Comune di Lecce e 4 in forza alla Lupiae Servizi S.p.a.), accusati di truffa aggravata e continuata oltre che per le false attestazioni di presenza sui luoghi di lavoro.
Dopo il reintegro di Cristiano Mezzi (dipendente comunale) ieri è stata la volta di Renzo Bergamo e Patrizia Corallo (Lupiae Serv.) reintegrati con apposita ordinanza a firma del Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Alcide Maritati, a seguito dell’istanza di revoca della misura cautelare applicata lo scorso 10 luglio 2018, in quanto si è ritenuto che, ad oggi, non permanga il necessario quadro di gravità indiziaria a loro carico.
“Accogliamo con soddisfazione quanto emerge dagli sviluppi delle indagini – scrivono in una nota i vertici della Lupiae Servizi, così come avevano già fatto per il precedente provvedimento del 10 luglio scorso – e, come già dichiarato, continuiamo a rispettare il lavoro dell’autorità inquirente, fiduciosi nella sua azione volta esclusivamente all’osservanza delle regole cui ogni lavoratore, a qualsiasi livello, è sottoposto.
Il nostro auspicio – conclude la nota stampa -, attesa la rivalutazione delle posizioni dei signori Bergamo e Corallo, fermamente convinti che bene si faccia a stigmatizzare simili accadimenti, è che su quanto accaduto venga presto fatta definitiva chiarezza anche e soprattutto a tutela di tutti i lavoratori che, puntualmente, offrono la loro prestazione d’opera fedeli agli impegni assunti ed alle responsabilità che competono loro”.