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Lecce – Una storia triste e dolorosa, quella dei lavoratori dipendenti di Iacobucci MK di Lecce che, questa sera, poco dopo l’avvio della processione in onore dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, a Lecce, hanno interrotto il corteo religioso, protestando per i loro appelli, quasi oramai supplicati e rimasti lettera morta.
Il futuro, per i 167 lavoratori della ex Bat, è appeso ad un punto interrogativo; lo spettro della cassa integrazione straordinaria che, purtroppo a tutt’oggi, non è stato ancora scongiurato.
La protesta, con striscioni, bandiere e megafoni, era tutta rivolta agli amministratori locali e regionali. Plauso, da parte dei manifestanti, per l’impegno profuso dall’Arcivescovo di Lecce, Mons. Umberto Domenico D’Ambrosio, per le parole di solidarietà che non ha fatto mai mancare e per l’interessamento diretto nella interlocuzione con i vertici aziendali e le autorità territoriali affinché si addivenisse ad una decorosa risoluzione.
I contestatori si sono poi scusati con il clero e con lo stesso Mons. Arcivescovo, dichiarando che quello era l’unico luogo in cui sarebbero potuti essere stati ascoltati giacché i politici, Paolo Perrone e Loredana Capone, in primis, sarebbero, a loro dire, sempre stati “sordi” alle loro istanze.
La processione ha ripreso gradualmente il suo percorso. Non ci sono stati fatti particolarmente eclatanti da segnalare. I dettagli, comunque, nelle prossime ore.
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