Lecce – Pacificamente e rispettando le distanze di sicurezza, le Mascherine Tricolori sono tornate in piazza per il secondo sabato consecutivo. La manifestazione si è svolta in diverse città d’Italia, registrando l’adesione di numerosi esponenti delle categorie maggiormente abbandonate dal governo: commercianti, partite iva, lavoratori dipendenti che ancora non hanno visto un euro dell’anticipo CIG.
“Dopo l’azione che ci ha visti protagonisti in più di settanta piazze italiane – si legge nel comunicato diffuso dal movimento – siamo tornati in piazza contro chi evidentemente vuole milioni di disoccupati, di imprenditori falliti e di famiglie alla fame. Dopo essere scesi in Piazza Libertini, per solidarizzare con ambulanti e mercatali, questa volta abbiamo scelto Galleria Mazzini, un tempo crocevia del commercio leccese e oggi, dopo molti sforzi di alcuni imprenditori, a rischio desertificazione”.
“La situazione è drammatica e non intendiamo rimanere in silenzio a vedere fallire le nostre attività o vedere sfrattate le nostre famiglie. Siamo lavoratori, imprenditori, madri, padri, partite IVA: tutte persone che stanno ancora aspettando le misure di aiuto promesse da più di due mesi dal Governo Conte”.
“Non abbiamo paura delle multe, stare in piazza è un diritto: non saranno repressioni e divieti a fermare la nostra voce. Il nostro obiettivo – concludono le Mascherine Tricolori – è uno: combattere per difendere il futuro dell’Italia e delle nostre famiglie. Le mascherine che portiamo non sono un bavaglio ma un atto di accusa contro chi ha deciso colpevolmente di far fallire un’intera Nazione”.