Calimera (Le) – Ripetute richieste di denaro per comprare sostanze stupefacenti, con l’aggiunta di maltrattamenti, minacce e offese nei confronti della madre. Condannato con rito abbreviato un tossicodipendente di Calimera, dopo l’arresto dell’ottobre scorso.
Il GUP, Antonia Martalò ha sentenziato una pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre ad una sanzione di 600 euro, al 37enne M.P. Il Pubblico Ministero, Angela Rotondano, aveva invocato per lui la stessa condanna con l’accusa di estorsione e maltrattamenti in famiglia.
Il giudice, oltre ad applicare la scelta del rito abbreviato, ha concesso le attenuanti generiche prevalenti sulla contestata recidiva. Accolta così la richiesta dei difensori, gli avvocati Francesco Spagnolo e Paolo Licci.
Secondo l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco, il 37enne di Calimera maltrattava la madre che viveva con lui, insultandola ripetutamente e continuamente con minacce ed ingiurie. Inoltre la picchiava (nonostante gli avvocati difensori dell’uomo sostengano che non ci sono mai stati episodi di violenza fisica) per impossessarsi del denaro necessario per l’acquisto delle sostanze stupefacenti.
Nell’ultimo episodio contestato e che gli è costato l’arresto, la madre si sarebbe rifiutata di dare 20 euro e il figlio avrebbe agito brutalmente, afferrandola per il collo e sbattendola contro il suo corpo. La violenta reazione ha poi procurato alla donna un forte trauma cervicale e la contusione allo zigomo sinistro. All’epoca dei fatti, l’anziana madre si vide costretta a rifugiarsi presso l’abitazione dei vicini che, resisi conto di quanto era accaduto, diedero l’allarme ricorrendo alle forze dell’ordine. I militari, intervenuti sul posto, trovarono la donna spaventata e fortemente traumatizzata, intenta a medicarsi le ferite.