Mar Mediterraneo o mare di plastica? A Tricase l’incontro nazionale per ridurre i rifiuti marini

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La plastica è entrata a far parte della nostra quotidianità in quantità tali da diventare un problema serio per l’ambiente, soprattutto per il modo in cui è stata gestita e perché ha stravolto i sistemi di consumo delle nostre società, acquisendo tramite l’usa e getta il primato della comodità. Eppure, è un materiale pensato per essere a “lunga conservazione”: non scompare mai, si frammenta solo in pezzi più piccoli. Solo poco più del 20% della plastica utilizzata viene riciclato o incenerito, il restante 80% finisce nei mari. Basti pensare che ogni anno, nel Mar Mediterraneo vengono riversate oltre 229.000 tonnellate di plastica. Si tratta di rifiuti che, nel giro di poco tempo ritornano sulle coste come rifiuti galleggianti.
Sui fondali marini del Mare Nostrum sono stati rilevati i livelli di microplastiche più elevati mai registrati, fino a 1,9 milioni di frammenti su una superficie di un solo metro quadrato. Se in forma micro o nano, le plastiche non causano problemi di soffocamento o intrappolamento, ma se ingerite possono comportare l’assunzione di virus, batteri e contaminanti tossici da parte degli organismi marini. Gli effetti dell’accumulo di plastica nell’apparato digerente sono quasi sempre mortali e sono 134 le specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini che nel Mediterraneo sono vittime dell’ingestione di plastica. Senza un intervento immediato, si stima che nel 2050 ci sarà più plastica che pesci nei mari del mondo.

E non è tutto. Questa plastica arriva anche sulle nostre tavole: noi ingeriamo in media cinque grammi di plastica a settimana, l’equivalente di una carta di credito, e non si conoscono ancora i risvolti per la nostra salute.

Per affrontare il problema e il suo impatto in ambito sanitario, economico e ambientale, COMMON (Coastal Management and Monitoring Network for tackling marine litter in Mediterranean sea), progetto europeo finanziato nell’ambito del Programma ENICBC Med, mette in rete, creando il cosiddetto “Network delle città costiere”, istituzioni nazionali e locali, enti di ricerca ed associazioni provenienti da 5 aree pilota tra Italia, Tunisia e Libano per elaborare soluzioni comuni. Il progetto vede coinvolti Legambiente, Università di Siena, Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie del Mare di Tunisi, CIHEAM Bari, l’ONG libanese Amwaj of the Environment, l’Università di Sousse in Tunisia e la riserva naturale di Tyre in Libano.

Le due aree pilota italiane del progetto sono il Salento e la Maremma e per facilitare lo scambio di esperienze e creare occasioni di confronto diretto tra le amministrazioni comunali dei due territori, il CIHEAM Bari e Legambiente organizzano l’8 Giugno 2021 nella sede della Lega Navale nel Porto Museo di Tricase (Lecce), l’incontro nazionale “Verso il network delle città costiere per contrastare i rifiuti marini nel Mediterraneo”: una “tavola rotonda”di confronto tra le comunità costiere, il cui obiettivo è costituire una rete tra i territori direttamente colpiti dal fenomeno per condividere problemi comuni ed individuare soluzioni concrete e strategie condivise per la lotta all’inquinamento e la riduzione del marine litter, sfruttando i principi della Gestione integrata delle zone costiere, pianificando l’uso e il monitoraggio delle risorse e utilizzando un approccio efficace, che renda partecipi le parti interessate e le comunità locali. L’evento vedrà, tra gli altri, la partecipazione della Direzione Generale per il Mare e le Coste (MAC) – Ministero della Transizione Ecologica.

I risultati della tavola rotonda saranno presentati nel corso dell’evento “Giornata mondiale degli oceani” (8 Giugno 2021) organizzato da CIHEAM Bari e dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’Ambiente (ARPA Puglia), il cui obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani, e non solo, alla salvaguardia del mare. Seguirà la proiezione di sessanta immagini subacquee selezionate nell’ambito del concorso fotografico Il Bello, il Brutto e il Cattivo nei mari della Puglia, promosso da Arpa Puglia per celebrare la Giornata Mondiale degli Oceani. Ai primi tre classificati sarà assegnato il premio ArpA mare 2021.

Quella che si terrà Martedì 8 Giugno 2021 non è la prima iniziativa promossa da COMMON e organizzata da CIHEAM Bari. Infatti, nella mattinata di Sabato 30 Maggio si è svolto il “Salento Clean Up day”, che prevedeva la raccolta dei rifiuti in spiaggia. L’evento pugliese è stato inoltre organizzato con il contributo delle associazioni CLEAN UP di Tricase, Amanti della Natura di Ugento e Plasticaqquà di Taranto, che hanno realizzato le azioni di raccolta dei rifiuti con l’aiuto dei loro volontari e di tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa.

La promozione di tali iniziative, non solo in ambito territoriale, ma internazionale deve farci riflettere sul fatto che il mare, da sempre elemento distintivo del Salento (e dell’Italia) nel mondo, quel mare che noi tutti sentiamo un po’ “nostro”, sta diventando un cocktail di veleni, una vera e propria discarica, ragion per cui, oltre a fungere da monito, queste iniziative devono essere un ulteriore incentivo per poter dire “Non è ancora troppo tardi” e devono spronarci a dare il nostro contributo per salvaguardare il nostro mare, la risorsa più preziosa che la natura ci abbia mai offerto.