Novoli (Le) – Nel 2013 ci sono ancora esseri così mostruosi in grado di compiere atti di deliberata malvagità per compiacere la propria stupidaggine o il male che, loro, a volte chiamano Satana. Nemmeno il diavolo sarebbe stato in grado di fare qualcosa di così raccapricciante e cattivo come quello che vi stiamo documentando e raccontando.
Su segnalazione, la nostra redazione è accorsa nelle campagne di via Cupa, a Novoli; lo “spettacolo” che si è presentato davanti ai nostri occhi è degno del miglior film dell’horror di Carpenter.
Cani ammazzati e lasciati marcire dentro casolari abbandonati, una testa mozzata di un cane, un altro animale morto, sicuramente d’infarto, rannicchiato per il dolore del fuoco che ardeva la sua schiena. Immagini forti, sconsigliate a un pubblico impressionabile. Immagini che sono una sconfitta per una società civile. Immagini che lasciano l’amaro in bocca e l’interrogativo nell’aria.
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Ci possiamo realmente definire una società civile? Questi sono antichi riti che si ripetono, surfando l’onda dell’ignoranza, oppure di una cattiveria che arriva a bordo di cervelli vuoti dei ragazzi a cui non riusciamo più a imprimere i giusti valori? Sempre che di ragazzi si tratti. Peggio sarebbe se l’autore di questo gravissimo gesto fosse un adulto che vuole vendicare chissà chi o che cosa, o peggio ancora, liberarsi di ospiti indesiderati, quali possono essere i cani in branco. Qualunque sia la risposta siamo alla deriva. Il solo pensiero della sofferenza di quelle povere bestie dovrebbe farci raggomitolare dal dolore e nasconderci per la vergogna.
A Novoli il problema del randagismo è un problema serio e, nonostante gli sforzi economici dell’amministrazione comunale, le difficoltà persistono; non vorremmo che questa sia una soluzione adottata da bestie travestite da esseri umani per limitare tale problema.
Quanto scriviamo e segnaliamo sia monito e ammonimento per le autorità competenti e, se da una parte in paese ultimamente prolificano i furti, nelle campagne germogliano la follia e la cattiveria che disegna morte e dolore.
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale, possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali”. Il prezioso suggerimento che prendiamo in prestito da Mahatma Gandhi, possa far riflettere le autorità competenti e aiuti tutti noi, affinché ogni volta che vediamo un cane per strada possiamo allungare la mano per una carezza e non per cercare un bastone per allontanarlo.
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