Completata la prima opera, è dell’artista leveranese “Best”. Neretini entusiasti
Nardò (Le) -È stato completato il primo dei cinque murales previsti sugli spazi individuati dalla giunta a seguito dell’approvazione nei mesi scorsi del regolamento comunale sulla street art. Il murales è stato proposto dall’associazione “Mai Più Randagio” e realizzato dall’artista leveranese Stefano Bergamo “Best” su uno dei muri esterni della scuola “Aristide Gabelli” di via Bellini. L’opera rappresenta una bambina di spalle che cammina in compagnia di due amici a quattro zampe, cioè un cane e un gatto. Una scelta ispirata con il bisogno di rivolgere un messaggio di amore ai giovanissimi che frequentano la scuola tutto l’anno e anche ai loro genitori. Il muro che ospita il murales, uno spazio sino a ieri grigio e dimenticato, è stato così riqualificato e conferisce nuovo decoro all’intero immobile. Tantissimi i curiosi, gli appassionati e i semplici passanti che in questi giorni hanno seguito con entusiasmo i lavori di “Best”, un continuo “pellegrinaggio” che rivela l’entusiasmo della città per questa inedita forma di creatività.
Nei mesi scorsi, come detto, è stato approvato il regolamento che disciplina proprio le attività riguardanti il graffitismo e la street art in genere, la realizzazione di disegni, murales, scritte effettuati con qualunque tecnica grafica (pittura, spray, sticker, poster, ecc.) su spazi di proprietà del Comune di Nardò o messi a disposizione da soggetti privati o altri soggetti pubblici. L’obiettivo è quello di riconoscere un fenomeno molto diffuso, soprattutto tra i giovani, “legalizzare” (nei modi e nelle misure previste) e incentivare quella che è una moderna espressione creativa e culturale e, infine, contrastare azioni e gesti di tipo vandalico. Naturalmente contribuendo a migliorare lo stato delle periferie e degli spazi urbani.
Oltre a via Bellini, i murales “coloreranno” il muro esterno di via Santa Maria del Ponte e via Rubichi dello stadio Giovanni Paolo II, la recinzione del campetto di calcio di via Deledda (zona Penta), la recinzione di via XX Settembre e via Falcone degli uffici comunali (ex tribunale) e i muri esterni di via Foggia, via Tasso e via Bologna della scuola di via Bologna. Sono già pervenute altre richieste per gli spazi indicati, che dovranno ora passare al vaglio degli uffici comunali e della Consulta della Cultura.